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Bücher von Federigo Tozzi

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  • von Federigo Tozzi
    18,90 €

    Nel millenovecento, Remigio Selmi aveva venti anni; ed era aiuto applicato alla stazione di Campiglia. Da parecchio tempo stava in discordia con il padre e non sapeva che al suo piede bucato da una bulletta delle scarpe era ormai venuta anche la cancrena. Invece credeva che stesse meglio; senza sospettare che, se non gliene facevano sapere niente, volevano tenerlo lontano da casa più che fosse possibile. Ma una sera ricevette una cartolina dal chirurgo che lo curava; nella quale era scritto che la malattia non dava più da sperare.

  • von Federigo Tozzi
    14,90 €

    Che punto sarebbe quello dove s'è fermato l'azzurro? Lo sanno le allodole che prima vi si spaziano e poi vengono a buttarsi come pazze vicino a me? Una mi ha proprio rasentato gli occhi, come se avesse avuto piacere d'impaurirsi così, fuggendo. Che chiarità tranquille per queste campagne, che si mettono stese per stare più comode! Che silenzii là dall'orizzonte e dentro di me! La strada per tornare a Siena è là. Vado. Le case si facciano un poco a dietro, e quel mendicante non mi cada addosso.

  • von Federigo Tozzi
    18,90 €

    Marta e Gertrude avevano la porta allo stesso pianerottolo buio; e la gente sbagliava sempre. Marta era vedova da dieci anni, e Gertrude zitella con i capelli grigi. Stavano lì fin quasi da ragazze; ma si facevano visita soltanto le feste solenni, e poi nessuna di loro entrava più nella casa dell'altra. Anche queste visite erano brevi quanto bastava a parlare del tempo e della salute, e avvenivano la mattina dopo la messa e prima che cominciassero a preparare il pranzo. Marta diceva: «Mi son comprate queste stringhe per le scarpe». «Io avevo bisogno di una sottana meno sporca.»

  • von Federigo Tozzi
    19,00 €

    La vicenda narra la vita dei fratelli Gambi: Giulio, che possiede una libreria di libri antichi, Niccolò, che commercia in antichità false, Enrico, rilegatore di libri che, dopo essere vissuti nel discreto benessere grazie al lascito paterno, si trovano ormai in rovina. Ricevuto del denaro in prestito dal cavaliere Orazio Nicchioli che si è fatto anche garante di una cambiale, i tre fratelli ne incassano altre con la complicità di Giulio che appone la firma falsa del cavaliere. Ma il cavaliere Nicchioli viene messo al corrente del grave fatto da un impiegato della banca e Giulio, non resistendo alla vergogna dello scandalo, si suicida. Niccolò cerca di reagire e trova un impiego come agente di assicurazioni ma muore poco dopo per un colpo apoplettico, mentre Enrico si riduce all'accantonaggio e muore all'Ospizio di Mendicità. Lola e Chiarina, le nipoti, insieme a Modesta, la moglie di Niccolò, acquistano tre croci uguali che mettono sulle tombe degli zii (Aonia edizioni).

  • von Federigo Tozzi
    20,00 €

    "Con gli occhi chiusi" tratteggia le inquietudini, i tormenti e le delusioni del giovane Pietro. La sua vita amara è segnata dal brutale rapporto con il padre Domenico, dalla grettezza e povertà degli operai che lavorano nel podere familiare di Poggio a' Meli e, soprattutto, dalle incertezze laceranti di un amore che mai appaga. Il giovane Pietro guarda ma non vede: i suoi occhi sono il sipario che volontariamente solleva o serra dinanzi alla realtà incomprensibile, ingestibile; sono l'unica difesa da una vita che disobbedisce alle illusioni, quando non si ha il coraggio e la forza di abitare, giorno per giorno, l'esistenza (Aonia edizioni).

  • von Federigo Tozzi
    20,00 €

    Remigio Selmi lascia l'impiego nelle ferrovie per accudire un podere nella campagna senese che ha ereditato dal padre. L'inesperienza e l'ostilità dei contadini, avidi e violenti per secolare povertà, rendono Remigio sempre più inetto e timoroso. I suoi sforzi per difendere una fortuna che sente in qualche modo immeritata si scontrano con l'astio della matrigna, con le pretese di una giovane serva, già amante del vecchio Selmi, che ora reclama la sua parte, con i debiti, i raggiri degli avvocati e persino con l'inclemenza del tempo. Una sorta di furia autodistruttiva lo spinge a desiderare di liberarsi della roba, simbolo dell'autorità paterna da cui si sente oppresso. Sopraffatto da un sentimento di inadeguatezza, Remigio alla fine soccombe a un'esplosione di odio come una vittima sacrificale, un Giobbe laico che nelle prove alle quali è sottoposto non riconosce la presenza di Dio ma solo la forza di un destino avverso e ineluttabile (Aonia edizioni).

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