Bücher von Paul Sedir

Paul Sédir (born Yvon Le Loup; 2 January 1871 - 3 February 1926) was a French author, professor, banker, and mystic noted for his extensive work on esotericism and Christian mysticism. A student of Gérard Anaclet Vincent Encausse, better known as Papus, founder of the Martinist Order, into which Sédir was initiated. Sédir's first text, Les Miroirs Magiques (Magic Mirrors), was published in 1894 by Lucien Chamuel. This work, along with others like Les Tempéraments et la Culture psychique (1894), Les Incantations (1897), and La Médecine occulte (1900), reflects his profound knowledge in various domains of esotericism, including Kabbalah, astral light, and magical practices. In this collection of two of Sédir's works, Austin Avison introduces Paul Sédir, situating him in the exciting period of societal and cultural changes during the pre-war years in Europe. Avison then offers a translation of Sédir's Dreams: Theories-Practice-Interpretation, a short discourse of how dreams function, their art, and a list of dream interpretations, and finally his translation of Magic Letters, which offers an insight into Sédir himself not only through his own prologue, but also in the collection of letters he curated for the collection. These two texts, along with Sédir's other contributions, marked a significant chapter in the development of French esotericism in the early 20th century.

L'azione dello Spirito sull'uomo consiste essenzialmente nel transare, dal potere all'azione, i semi dell'eternità che portiamo a nostra insaputa. Essi sono condotti al di là del conscio, dell'inconscio e del superconscio. Quanto al compimento del sacrificio, lo Spirito procede in modo simile. Esso penetra nella vittima spirituale, sia essa una delle forme della Parola o una delle forme del nostro Sé. Esso la satura, la trasforma, la trasmuta, la rigenera e la trasporta così è diventa libera e pura anche davanti al volto del Signore. L'opera stessa del Padre consiste nell'inviare perpetuamente Suo Figlio a costruire il mondo, a sostenerlo, a rimediare ai suoi difetti, a riportarlo all'armonia dell'Amore, a condurre le creature all'unità mediante gesti di fraternità opera, a inspirare l'umanità con il desiderio del Cielo e a far comprendere il sentimento della gratitudine.

La preghiera, compresa nella sua vera dignità, è un desiderio al Cielo e una conversazione con Dio. È una Grazia e una fonte di Grazie; è un seme nelle terre dell'eternità, un'opera più preziosa di tutti i capolavori, più grande del mondo, più potente, si potrebbe asserire, di Dio stesso. Non essere sorpreso e seguimi. Lascia i regni dialettici della ragione, adesso siamo nelle foreste lussureggianti dell'Amore. Silenzia l'intelligenza; apri le finestre del cuore; contempla gli infiniti campi delle colline eterne. Affinché sia possibile renderli visibili!Due movimenti si verificano nella preghiera. Il desiderio si umilia, si nobilita e si rifugia nella divina misericordia: la quale è lo stesso Cristo; la Grazia gli risponde, si sforza e si lascia divorare da esso. Questi due elementi sono la forma mistica della fede; e più il desiderio affonda nell'abisso dell'umiltà, più attrae la Grazia; più il nostro cuore è alimentato come una fiamma e con maggior forza il Verbo si sviluppa in profondità dentro di noi.