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  • von Macchiavelli Nicolò
    9,99 €

  • von Spaventa Silvio
    9,99 €

    Il nome di Carlo Dickens non ebbe mai gran voga in Italia. Non se ne saprebbe dire esattamente il perchè. Altri scrittori stranieri, meno importanti, riuscirono a divulgarsi fra noi rapidamente e a godere, inoltre, di una incontrastata popolarità: Carlo Dickens, vivo, fu noto soltanto a quelli che si tenevano in contatto con la cultura europea; morto, soffrì l'infamia di traduzioni raffazzonate o monche, che certo non valsero ad allargargli la cerchia dei suoi già scarsi ammiratori. Mentre in altri paesi, in Francia, in Germania, perfino in Russia, si hanno da tempo traduzioni complete delle sue opere, che si stampano e si ristampano con continuo profitto degli editori, in Italia si ebbe ...

  • von Serao Matilde
    9,99 €

    Una volta, io scrissi di un bambino biondo e reale. Mi faceva pensare la stranezza della vita precoce, in cui le care ingenue puerilità erano sacrificate ai doveri inflessibili di un¿alta educazione, in cui i soavi sensi infantili erano in urto con la rigidezza del cerimoniale: piccola anima gaia e noncurante che doveva informarsi, troppo presto, a grandi e severi sentimenti. Tale l¿intenzione d¿arte, vivificata da un sentimento tutto femminile di simpatia. Da coloro cui l¿astrazione dell¿ideale politico intorbida la serenità del giudizio, fu intesa male o non fu voluta intendere: fu detta adulazione, cortigianeria, servilismo, e furono usate altre parole consimili, a cui la volgarità de...

  • von Vassallo Luigi Arnaldo
    9,99 €

    Questo mio piccolo libro, denso di fatti e di ragionamenti, farà pensare. Ogni pensiero susciterà dubbi d'ogni sorta: eppure l'anima mia, scrivendo, è sgombra d'ogni dubbiezza: la mente è tutta vibrante d'energia e di serenità, come se una primavera di luci, di verità, di bellezze ideali prorompesse gaia da tutte le misteriose profondità dell'essere, infondendomi una gioia di vita interiore che non saprei descrivere. Giusto, è carnevale: e molta brava gente prova gusto a mascherarsi, nelle fogge più strane: invece, io provo una voluttà indicibile nel buttar via ogni maschera d'ipocrisia sociale: e spalancare il cuore, come uno sportello.

  • von Luigi Pirandello
    9,99 €

    Sala di redazione del giornale politico quotidiano La Lotta. Uscio comune in fondo, che dà su un corridojo. Due scrivanie, disposte lateralmente, quasi di fronte. Un tavolino in mezzo, ingombro di giornali. Due vetrine; scaffali; un canapè; poltrone; seggiole. Alle pareti un orologio, un manifesto illustrato del giornale La Lotta; altri avvisi, ecc. Al levarsi della tela, la scena è vuota. Poco dopo s¿apre l¿uscio e Cesare D¿Albis mostra dalla soglia la stanza vuota a Livia Arciani. D¿Albis: Ecco, vedete? non c¿è. Prego. Lascia passare Livia: Non c¿è davvero. Livia: Ma sì, lo credo... lo vedo. D¿Albis: No, scusate: insisto; ho voluto darvi la prova, perché non abbiate a sospettare. ...

  • von Poe Edgar Allan
    9,99 €

    Il castello, nel quale il mio domestico s'era deciso di penetrare a viva forza, anziché permettermi, deplorevolmente ferito come io era, di passare una notte all'aria aperta, era una di quelle costruzioni, indecifrabile miscuglio di grandezza e di melanconia, che hanno per sì lungo tempo innalzate le loro rocche eccelse in mezzo agli Apennini, tanto nella realtà quanto nell'immaginazione di mistress Radcliffe. ¿ Secondo ogni apparenza, esso era stato abbandonato temporariamente e tutt'affatto di recente.

  • von Giovanni Verga
    9,99 €

    La corte di una vecchia casa. A destra la tromba del pozzo, a sinistra la porta di un magazzino, in fondo il portico e l'androne. Sotto il portico, a destra, l'uscio a vetri della portineria, a sinistra la scala, in mezzo il cancello dell'androne. Al di là del cancello, a destra, l'uscio per cui si entra in portineria, in fondo la porta che dà sulla strada. Sull'imbrunire. Nella via passa di tanto in tanto della gente, e cominciano ad accendere i lampioni. Si ode la Luisina strillare: Secolo! Pungolo! Corriere della sera! SCENA I Giuseppina e Luisina. GIUSEPPINA (attraversando il portico, dalla sinistra, e chiamando verso la portineria). Ehi, Màlia, è ora di accendere il gas. LUISINA...

  • von Faldella Giovanni
    9,99 €

    Un verde da vetriolo ammutolisce nei prati, le camere da pranzo sentono l'autunnale tanfo delle castagne lessate, e le cortine delle finestre prospicienti all'orto putono come una malora alla caduta delle pulverolente cimici selvatiche. Ridiventa buono l'interno dell'osteria. Le partite a tarocchi e a bazzica, cui l'estate avea disperse o confinate in un angolo del pergolato per poche ore del vespro, si riuniscono di nuovo gagliardamente dietro la ghisa della cucina, e si protraggono fino a notte tarda. L'osteria di Borgo Grezzo non ha titolo speciale, perché è unica; e le basta l'insegna della frasca; e la rinomanza dell'ostessa Ghitona.

  • von Mantegazza Paolo
    9,99 €

    Voi mi avete già dato due volte il battesimo di vostro rappresentante; ed io finora ho fatto ben poco per meritarmi questo onore. Cinque o sei discorsi, molte votazioni coraggiose, sia che il coraggio fosse contro i ministri o (cosa più difficile) contro le opinioni popolari; molte assenze dalla Camera; nessun gallone, neppur quello di caporale, all'uniforme di deputato. Ecco, per parlarvi la lingua di moda, il bilancio attivo e passivo del vostro rappresentante. Io però ho sempre creduto che l'ufficio di deputato abbia una vita ben più larga di quella che corre fra l'urna elettorale e il decreto regio che scioglie la Camera; ho sempre pensato che l'orizzonte in cui si deve muovere la vit...

  • von Metastasio Pietro
    9,99 €

    Fu l¿ateniese Temistocle uno de¿ più illustri capitani della Grecia. Conservò egli più volte alla patria, col suo valore e cö suoi consigli, e l¿onore e la libertà; ma dopo la celebre battaglia di Salamina, nella quale con forze tanto ineguali fugò e distrusse l¿innumerabile l¿armata di Serse, pervenne a così alto grado di merito, che gl¿ingrati cittadini d¿Atene, o temendolo troppo potente, o invidiandolo troppo glorioso, lo discacciarono da quelle mura medesime, che aveva egli poc¿anzi liberate e difese. E, considerando poscia quanto i risentimenti di tal uomo potessero riuscir loro funesti, cominciarono ad insidiarlo per tutto, desiderosi d¿estinguerlo. Non si franse, in avversità cos...

  • von Luigi Pirandello
    9,99 €

    Ricco salotto in casa dell'avvocato Carpani. La comune è nella parete di fondo, verso sinistra. Due usci laterali. Quello a destra dà nello studio del Carpani. Al levarsi della tela, la scena è vuota. Entrano dalla comune Lisa, vecchia domestica con la cuffia e gli occhiali, stupida e pedante, e Ferrante Morli, bell'uomo, forte, sui quarantacinque anni, sbarbato, con folti e ricci capelli, già tutti grigi, vestito con eleganza un po' abbondante, all'americana. E in preda a una viva ansietà, ma si sforza di dominarla. Questo sforzo lo fa apparire più d'un po' strano e distratto...

  • von Giuseppe Mazzini
    9,99 €

    Io voglio parlarvi dei vostri doveri. Voglio parlarvi, come il core mi detta, delle cose più sante, che noi conosciamo, di Dio, dell'umanità, della Patria, della Famiglia. Ascoltatemi con amore, com'io vi parlerò con amore. La mia parola è parola di convinzione maturata da lunghi anni di dolori e di osservazioni e di studi. I doveri che io vi indicherò, io cerco e cercherò, finché io viva, adempierli quanto le mie forze concedono. Posso ingannarmi, ma non ingannarvi. Uditemi dunque fraternamente: giudicate liberamente tra voi medesimi, se vi pare che io vi dica la verità: abbandonatemi se vi pare che io predichi errore; ma seguitemi e operate a seconda dei miei insegnamenti, se mi trovate...

  • von Italo Svevo
    9,99 €

    ALBERTO che dorme su di una ottomana, GIULIA e GIORGIO GIULIA (a Giorgio che entra). Pst! Piano, che dorme! GIORGIO Te l'avevo detto io che non c'era da impensierirsi! Eccolo là che dorme e il rimorso di aver tolto a te il sonno di una notte intera non lo inquieta punto. GIULIA Non ne ha colpa. Per distrazione ha perduto due treni. Telegrafò subito, ma per un caso malaugurato il dispaccio mi venne consegnato soltanto pochi minuti fa. GIORGIO Due treni ha perduto e i suoi dispacci da Firenze ci mettono ventiquattr'ore? Sono cose che non toccano che a lui! Fammi vedere il dispaccio! GIULIA L'ho gettato via. GIORGIO Perché non indirizzare un reclamo all'ufficio telegrafico? Io non toll...

  • von de Sanctis Francesco
    9,99 €

    D. Fino a Zurigo? A. Che volete! Si viaggia per acquistare idee. D. Sí che a quest¿ora devi averne piene le tasche. A. Vuoi dire i taccuini. Eccone qui uno ancor tutto bianco, che m¿aiuterai a riempire. Cosa sono questi libri? D. Arturo Schopenhauer. A. Chi è costui? D. Il filosofo dell¿avvenire. In Germania ci sono i grandi uomini del presente e i grandi uomini dell¿avvenire, gl¿incompresi. Fra questi è Schopenhauer.

  • von Sangiorgio Gaetano
    9,99 €

    Ma Buscemo, il traditore, aveva di lontano scorto Fuoco, e in cuor suo meditato di perderlo. Epperò appena Pardo fu rientrato nel villaggio, si calò con prestezza dalla rupe, sulla quale era celato, e correndo a tutta lena attraverso sentieruzzi e bistorti viottoli passò innanzi al messaggiero e raggiunse Mussomeli che appena spuntava l'alba. Ansante e trafelato superò la costa che sta tra il torrente e il paese, e quivi rifatto il respiro chiese del capo delle guardie del Re e mosse alla volta del suo alloggio.

  • von Leonardo Gian
    9,99 €

    Sí che mi avete fatto venire il prurito di abbatuffolar concetti, ed a rompicollo mettermi a schiccherare. Non sono due giorni, un mio e vostro amico mi ha portato il libro della Jettatura. L'ho divorato come gli affamati fanno di un boccon di pane. Lo credereste, mio signor D. Nicola? «Mirai appena, e tosto il furor presemi», né piú, né meno. A misura che mi sono avanzato nel leggerlo, m'ha sentito muovere nelle viscere un vespaio, ed invaso non so da qual estro come un matto ho gridato nella mia stanzettina: «Sí Signore, avete ragione: è cosí, è cosí senz'altro».

  • von Carlo Collodi
    9,99 €

    - Bettina, accendi subito il caminetto - disse Clarenza, entrando in salotto e volgendo la sua parola a una donna sulla cinquantina, che stava spolverando con una spazzola di penne i mille ninnoli, di varia maniera, posati per ornamento sopra la mensola di un caminetto, sormontato da un grande specchio. - Nel momento - rispose la Bettina, e chinandosi per accomodare la legna, disse alla sua giovane padrona: - Indovini un po', signora Clarenza, chi ho veduto or ora, per la strada, mentre tornavo a casa. - Sarà un po' difficile...

  • von Grazia Deledda
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    La corteccia dell'inverno si screpola: vene rosse fra il nero delle nuvole e sfumature verdi sulla terra scura annunziano il ritorno della buona stagione. Verso il tramonto la luna nuova appare sull'occidente schiarito, come una barca che dopo un viaggio fortunoso rientra felicemente in porto; e il suo chiarore glauco si riflette sul verde cupo degli allori laggiú negli avanzi dei parchi invasi dalla marea delle nuove costruzioni. Su questo sfondo di orizzonte si delinea la città nuova, coi suoi palazzi bianchi, le terrazze aeree festonate di panni tesi ad asciugare; con qualche cipresso nero che ravviva intorno a sé il colore liquido del cielo: e da questa montagna di costruzioni, che d...

  • von Colombi Marchesa
    9,99 €

    È difficile immaginare una gioventú piú monotona, piú squallida, piú destituita d'ogni gioia della mia. Ripensandoci, dopo tanti e tanti anni, risento ancora l'immensa uggia di quella calma morta che durava, durava inalterabile, tutto il lungo periodo di tempo, da cui erano separati i pochissimi avvenimenti della nostra famiglia. Non conobbi mia madre, che morí nel primo anno della mia vita. La famiglia si componeva del babbo, notaio Pietro Dellara; d'una vecchia zia di lui, una zitellona piccola, secca come un'aringa, che dormiva in cucina dove aveva messo un paravento per nascondere il letto, e passava la vita al buio dietro quel paravento; di mia sorella maggiore Caterina, che si chia...

  • von Cosmi Giuseppe
    9,99 €

    Una mano raccoglie il volto d'ombra teso nella notte, pieno di luce fredda, bianco come il viso degli astri vaganti. Tacita la speranza s'innalza, protesa nel regno d'ombra, a un miraggio lontano.

  • von Panzacchi Enrico
    9,99 €

    Il poeta ha toccato da molti anni il vertice della fama; e vi siede tranquillo, con il consenso generale, senza contrasti. Leone Tolstoi è glorificato insieme e scomunicato. Intorno al Carducci non risuonano ora che lodi; e s'inchinano a lui, da un pez-zo, anche gli avversari di un tempo. Lo stesso Max Nordau, che ha messo tanto studio a trovare il bacillo della «degenerazione» negli scrittori contemporanei più in voga, si è come fermato dinanzi al Carducci: anzi ha espressa la sua meraviglia che un ingegno così li-bero e animoso sia insieme così equilibrato e così sano; e abbia potu-to fiorire nel nostro tempo...

  • von Serao Matilde
    9,99 €

    Efficace la frase, Voi non lo conoscevate, onorevole Depretis, il ventre di Napoli. Avevate torto, perchè voi siete il Governo e il Governo deve saper tutto. Non sono fatte pel Governo, certamente, le descrizioncelle colorite di cronisti con intenzioni letterarie, che parlano della via Caracciolo, del mare glauco, del cielo di cobalto, delle signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto: tutta questa rettorichetta a base di golfo e di colline fiorite, di cui noi abbiamo già fatto e oggi continuiamo a fare ammenda onorevole, inginocchiati umilmente innanzi alla patria che soffre; tutta questa minuta e facile letteratura frammentaria, serve per quella parte di pubblico che non vuol...

  • von Luigi Pirandello
    9,99 €

    La scena rappresenta lo scrittojo del romanziere Ludovico Nota. È un'ampia stanza d'affitto, con vecchi mobili scompagni, comperati di combinazione: alcuni, più volgari, di proprietà della signora Onoria; altri, del romanziere. Nella parete di fondo, un grande scaffale di libri; in quella a destra, tra due finestre guarnite di vecchie tende ingiallite, una scrivania alta, da scrivervi in piedi, col palchetto sottostante ingombro di grossi dizionari. Nella parete a sinistra, un divano d'antica foggia ricoperto di stoffa chiara a fiorami, con merletti appuntati sulla spalliera e ai bracciuoli, forse per nascondere il sudicio; poltrone, seggiole imbottite, un tavolinetto con ninnoli: tutto n...

  • von Nota Alberto
    9,99 €

    Camerone antico nel castello del conte Aurelio, con uscio in mezzo di prospetto. A destra sono gli appartamenti del conte, a sinistra le camere abitate dal dottor Lorenzo. Specchi e suppellettili tutto antico. Vari tavolini, uno con lo scacchiere, un altro con tazze ecc...

  • von Goldoni Carlo
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    ORAZIO Fermatevi, fermatevi, non alzate la tenda, fermatevi. (verso la scena) EUGENIO Perché, signor Orazio, non volete, che si alzi la tenda? ORAZIO Per provare un terzo atto di commedia non ci è bisogno di alzar la tenda. EUGENIO E non ci è ragione di tenerla calata. ORAZIO Signor sì, che vi è ragione di tenerla calata, signor sì. Voi altri signori non pensate a quello che penso io. Calate giù quella tenda. (verso la scena) EUGENIO Fermatevi. (verso la scena) Se si cala la tenda, non ci si vede più, onde per provare le nostre scene, signor capo di compagnia, vi converrà far accender de' lumi. ORAZIO Quand'è così, sarà meglio alzare la tenda. Tiratela su, che non voglio spen...

  • von Luigi Pirandello
    9,99 €

    Studio editoriale di Pietro, editore per diletto. Chiara stanza con pochi mobili (facilmente smontabili e asportabili). Nella parete di fondo, un enorme manifesto illustrato a colori, con cui è stato lanciato americanamente il libro L'imbalconata, liriche di Délago. Ai due lati di questo manifesto, due ritratti ingranditi si voltano le spalle: a destra, quello di *** nel suo atteggiamento ormai famoso, perché migliaja e migliaja di volte riprodotto in libri e stampe d'ogni genere; a sinistra, quello del presunto Délago, cioè d'un bel giovane sui vent'anni, che potrebbe anche essere una lontana immagine giovanile di ***, ignota a tutti e irriconoscibile. In luogo della parete destra ci sa...

  • von Fucini Renato
    9,99 €

    Lo riconobbi da lontano. Lo riconobbi dal suo cavallino bianco. tanto fido e trottatore, e dall'arsenale di pertiche, di biffe e di altri arnesi del mestiere che lui, ingegnere del Comune, si affastellava sul barroccino tutte le volte che aveva da battere la campagna per affari della sua professione. Quando mi fu vicino gli feci un cenno con la mano, e lui rallentò il trotto e si fermò per il saluto e per la chiacchierata indispensabile quando due persone di conoscenza s'incontrano su per i monti, in mezzo ai boschi e in luoghi solitari.

  • von Luigi Pirandello
    9,99 €

    Dove sono i puntini, i nomi delle Attrici e degli Attori principali. Non è poco: ma basterà così. La sala del teatro è piena questa sera di quegli speciali spettatori che sogliono assistere alla prima rappresentazione di ogni commedia nuova. L¿annunzio, nei giornali e nei manifesti, d¿un insolito spettacolo d recita a soggetto ha fatto nascere in tutti una grande curiosità. Solo i signori critici drammatici dei giornali della città non ne danno a vedere, perché credono di poter dire domani facilmente che pasticcio sarà. (Dio mio, su per giú qualche cosa come la vecchia commedia dell¿arte: ma dove son oggi gli attori capaci di recitare a soggetto, come al loro tempo quei comici indiavola...

  • von Rudyard Kipling
    9,99 €

    Una volta c'era nel mare una balena che mangiava i pesci. Mangiava il carpione e lo storione, il nasello e il pesce martello, il branzino e il delfino, i calamaretti e i gamberetti, la triglia e la conchiglia, e la flessuosa anguilla con sua figlia e tutta la sua famiglia con la coda a ronciglio. Tutti i pesci che poteva trovare in tutto il mare, essa li mangiava con la bocca.... così! Tanto che non era rimasto in tutto il mare che un solo pesciolino, un Pesciolino-pieno-d'astuzia che nuotava dietro l'orecchio destro della balena, per tenersi prudentemente fuor di tiro. Allora la balena si levò ritta sulla coda e disse: ¿ Ho fame. ¿

  • von Bettoni Paolo
    9,99 €

    In un viottolo poco lungi dalla Piazza Castello in Milano avvi una casaccia coi muri qua e là screpolati e puntellati, una casaccia umida, o scura, immonda e dotata di tutte le qualità necessarie per destare ribrezzo in chiunque non abbia i sensi ottusi e grossolani affatto. Questa schifosa e pericolosa catapecchia è abitata da dieci o dodici inquilini, tutta gente miserabile, che sta in armonia col luogo, gente cenciosa, di cattivo odore e di sinistro o malaticcio aspetto. Pare impossibile che vi sia un uomo abbastanza sfrontato da confessarsi proprietario di un tale ammasso di pietre guaste, di legnami tarlati e di ferramenta corrose dalla ruggine. Si crederebbe che questo lurido alberg...

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