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"Mes Origines" de Frédéric Mistral offre un voyage captivant dans l'âme provençale de l'auteur. Entre mémoire et émotion, il nous plonge dans les racines profondes de sa terre natale, la Provence. Mistral, fervent défenseur de la langue et de la culture provençales, partage avec passion son amour pour cette région baignée de lumière. À travers anecdotes et réflexions, il révèle les coutumes, les traditions et les paysages qui ont façonné son identité. Ce récit intime est une invitation à découvrir la richesse d'une culture ancrée dans la beauté des collines, le parfum des oliveraies et la chaleur des coutumes provençales. "Mes Origines" est une ode enchanteresse à la Provence, écrite avec l'amour d'un poète qui célèbre l'âme de sa terre.

"Le Cahier Rouge" de Benjamin Constant est un récit introspectif qui plonge le lecteur dans les méandres de la psyché de l'auteur. Dans ce journal intime, Constant explore ses pensées les plus intimes, ses questionnements sur la vie, l'amour et la politique. À travers des pages empreintes d'émotion, il livre des réflexions profondes sur la condition humaine et les tumultes de l'existence. L'auteur, connu pour son engagement politique, se dévoile ici dans une dimension plus personnelle, partageant ses doutes, ses joies et ses peines. "Le Cahier Rouge" offre une plongée au c¿ur de l'intimité de Benjamin Constant, dépeignant un portrait sincère et vibrant de l'écrivain et penseur.

D'après l'explication générale qui termine la leçon précédente, le calcul des fonctions directes, ou l'algèbre proprement dite, suffit entièrement à la solution des questions mathématiques, quand elles sont assez simples pour qu'on puisse former immédiatement les équations entre les grandeurs mêmes que l'on considère, sans qu'il soit nécessaire d'introduire à leur place ou conjointement avec elles aucun système de quantités auxiliaires dérivées des premières. À la vérité, dans le plus grand nombre des cas importans, son emploi a besoin d'être précédé et préparé par celui du calcul des fonctions indirectes, destiné à faciliter l'établissement des équations. Mais quoique le rôle de l'algèbre ne soit alors que secondaire, elle n'en a pas moins toujours une part nécessaire dans la solution complète de la question, en sorte que le calcul des fonctions directes doit continuer à être, par sa nature, la base fondamentale de toute l'analyse mathématique. Nous devons donc, avant d'aller plus loin, considérer, d'une manière générale, la composition rationnelle de ce calcul, et le degré de développement auquel il est parvenu aujourd'hui.

S'io v'amo al par de la mia propria vita, donna crudel, e voi perché non date in tanto amor al mio tormento aita? E se invano mercé chieggio e pietate, perch'almen con la morte quelle pene, ch'io soffro per amarvi, non troncate? So che remunerar non si conviene mia fé cosí; ma quel mal, che ripara a un maggior mal, vien riputato bene piú d'ogni morte è la mia doglia amara,

(¿) Quando Bakunin venne in Italia, una profonda crisi travagliava il paese, e specialmente quella parte eletta del paese che partecipava alla vita politica non per basso egoismo di avventurieri ed arrivisti, ma per ragioni ideali ed amore sincero di bene generale. Il nuovo regno dei Savoia, cui aveva messo capo la lotta per l¿indipendenza d¿Italia, non rispondeva punto alle aspirazioni di coloro che prima e meglio di tutti avevano promosso e sostenuto il movimento. Per lunghi decenni schiere di generosi avevano combattuto con insuperato eroismo per liberare l¿Italia dalla tirannide dell¿Austria, del papa, dei Borboni e degli altri principotti che se ne dividevano il territorio. Era il ...

Salone elegantissimo. La porta comune a sinistra. A destra porta che mette in un salotto donde arrivano fino in scena le voci di più uomini che parlano allegramente con grossi scoppi di risa. SCENA I. Elena, Elvira, Gemma, Masina, Filippo. ELENA Filippo. FILIPPO Eccomi. ELENA Chiudete quell'uscio e servite il caffè.

Carlo Felice fu l'ultimo re piemontese. Quartogenito di Vittorio Amedeo III, educato secondo il cerimoniale spagnuolo, ma tenuto lontano da ogni ambizione regale, poi ultimo sopravvissuto della famiglia, governò con la maschera di freddezza e il calcolo di astuzia di una vittima che ha ottenuto la sua rivincita quando non la sperava piú. L'audacia battagliera dei re del Settecento si attenua in lui per il ricordo dell'onta subita durante il periodo napoleonico. Nell'amletismo di Carlo Alberto c'è tutto il disorientamento della provincia di fronte all'Europa moderna. Dal '49 al '65 il Piemonte si sacrificò all'Italia per conquistarla.

La prima volta che Cesare Lascaris entrò in casa delle due sorelle, il cielo sfarfallava di lampi infaticabili a levante e a ponente, come per un'alternativa di colori liquefatti e largamente diffusi sopra una cupola immensa.

Ave, o rima! Con bell'arte Su le carte Te persegue il trovadore; Ma tu brilli, tu scintilli, Tu zampilli Su del popolo dal cuore.

Molti anni fassi qual felice, in unabrevissima ora si lamenta e dole;o per famosa o per antica prolealtri s'inlustra, e 'n un momento imbruna.Cosa mobil non è che sotto el solenon vinca morte e cangi la fortuna.Sol io ardendo all'ombra mi rimango,quand'el sol de' suo razzi el mondo spoglia:ogni altro per piacere, e io per doglia,prostrato in terra, mi lamento e piango...

Amore non è cagione di pene, ma di gioia. Sovente aggio pensato di tacere, mettendo in obrianza d'esto modo parlare intendimento, ma poi mi torna, punge e fa dolere la sovraismisuranza di quei c'han ditto d'aver sentimento de l'amoroso, dolce e car valore, nomandolo signore, ch'ard'e consumma di gioi' la verdura del suo fedel: servendolo soggetto, sempre li dá paura:

La prima volta che Cesare Lascaris entrò in casa delle due sorelle, il cielo sfarfallava di lampi infaticabili a levante e a ponente, come per un'alternativa di colori liquefatti e largamente diffusi sopra una cupola immensa. Roberta era stata ripresa dal suo male. Una leggera spuma rosea le era sgorgata dalla bocca, mentre innanzi alla finestra seguiva col binocolo un vapore, che all'ultima linea delle acque passava sotto il tumulto dei lampi, sotto il cumulo più nero delle nubi. Aveva deposto sùbito il cannocchiale, e volgendosi a Emilia con la pezzuola umida di sangue, aveva detto: ¿Ecco!¿rispondendo alla sorda inquietudine, che dalla prima comparsa del morbo le aveva confitto gli a...

La Tradotta rullava nella profonda valle della Cisa tra una nuvola di bambagia, l¿erbe e l¿arie argentate dalla notte, che spolverava d¿oro anche il cielo, velavano di spazio il rotolio del treno. I treni lontani sembravano fumate come si fanno nell¿ottobre sull¿aie, nelle prime giornate di stridore. I lumi delle stazioni, da anni appannati di celeste, quella notte avevano rimesso in giallo, ma rari come i fiori delle rape in un campo insidrito dal vento di marzo; anche sul mare, cielo capovolto verso l¿abisso, le paranze avevano riacceso i fanali in vetta ai bompressi.

Canto i felici affanni e i primi ardori che giovanetto ancor soffrì Rinaldo, e come ¿l trasse in perigliosi errori desir di gloria ed amoroso caldo, allor che, vinti dal gran Carlo, i Mori mostraro il cor più che le forze saldo; e Troiano, Agolante e 'l fiero Almonte restar pugnando uccisi in Aspramonte.

Nella state il battello a vapore del governo toscano, il Giglio, si reca una volta per settimana nell¿isola d¿Elba per portarvi la corrispondenza governativa, e passeggieri. Impiega circa cinque ore nel tragitto da Livorno, perchè tocca a Piombino, dove fanno breve fermata. Corre sempre lungo la posta toscana, godendosi la vista dell¿ampia e verdeggiante maremma, la quale circoscritta all¿orizzonte dai monti sovra cui sorge Volterra, digrada lentamente al mare. Si scorgono torri antiche ad ogni punto di sbarco, piccoli seni, alcune fabbriche e case di campagna, le quali...

Messer Antonio, io son inamorato del saio che voi non m'avete dato. Io sono inamorato e vo'gli bene proprio come se fussi la signora; guàrdogli il petto e guàrdogli le rene: quanto lo guardo più, più m'inamora; piacemi drento e piacemi di fuora, da rovescio e da ritto; tanto che m'ha trafitto, e vo'gli bene e sonne inamorato.

Ho a parlare di tante malinconie, lasciatemi prima rinfrescare lo spirito con le memorie dei miei primi anni quando entrai nel mondo, che mi parve tanto bello ed allegro. Io ero un diavoletto di bambino che pigliavo e rompevo tutto in casa; e mio padre che era ammalato e ne pativa, mi diceva sempre: ¿La levatrice fu profetessa quando dopo il battesimo ti presentò a tua madre ed a me e disse che saresti riuscito un gran diavolo perché avevi rotta la fonte¿. ¿Non ho rotto nessuna fonte,¿ dicevo io. Ed egli: ¿Tu nascesti in Napoli nell¿anno 1813, il 17 di aprile, giorno di sabato santo , e fosti il primo battezzato nella fonte della nuova acqua benedetta, e però rompesti la fonte¿.

Nato in Ancona il 4 settembre del 1829 e figlio d'un marinaro, Elia volle fin dalla tenera età di nove anni intraprendere esso pure la carriera del mare incominciando ad esercitarla da mozzo e percorrendola tutta, fino a diventare Capitano di lungo corso. Nei suoi viaggi più volte gli era occorso di entrare in relazione con patrioti italiani; nei loro discorsi aleggiava già la fulgida figura di Giuseppe Garibaldi. Si sentivano entusiasmati dal racconto delle eroiche azioni da lui compiute nell'America del Sud, ne apprendevano i particolari con avidità e ne facevano prezioso tesoro.le

Per quanto gli uomini, ammucchiati in uno stretto spazio a centinaia di migliaia, cercassero di isterilire quella terra sulla quale si stringevano; per quanto coprissero quella terra di pietre affinchè nulla più ci crescesse; per quanto estirpassero ogni stelo di erba che vi germogliava; per quanto appestassero l¿aria col carbon fossile ed il petrolio; per quanto tagliassero le piante e cacciassero tutti gli animali e tutti gli uccelli; ¿ pur tuttavia la primavera era la primavera, anche in città. Il sole riscaldava, l¿erba spuntava, cresceva e verdeggiava dovunque non la strappavano, e non solo sulle zolle dei giardini pubblici, ma anche fra i ciottoli delle vie;

Scrivo sol per sfogar l'interna doglia, Di che si pasce il cor, ch'altro non vole, E non per giunger lume al mio bel sole, Che lasciò in terra sì onorata spoglia. Giusta cagione a lamentar m'invoglia: Ch'io scemi la sua gloria assai mi dole; Per altra penna e più saggie parole Verrà chi a morte il suo gran nome toglia. La pura fè, l'ardor, l'intensa pena

AI GIOVANI ITALIANI Quando mi venne proposto di raccogliere in un volume i seguenti scritti, esitai, parendomi che i soggetti fossero troppo disparati, e che il libro sarebbe riuscito una miscellanea. Ma cedetti poi al cortese desiderio dell¿Editore, considerando che questi medesimi scritti hanno veramente qualcosa di comune tra loro; si riferiscono, cioè, per la maggior parte, ad avvenimenti seguiti in Italia negli ultimi due anni: ¿ dall¿inaugurazione degli Ossari di San Martino e Solferino, all¿apertura della Galleria delle Alpi, dall¿entrata del nostro esercito in Roma, al trasferimento della sede del Governo; ¿ avvenimenti de¿ quali può riescir gradito ed utile, specialmente ai giov...

Santa Maria Apparente, 1849. Ecco il 23 luglio, mia dolcissima e diletta Gigia, ecco compiuto un mese del mio arresto, ecco rinnovellati quei dolori che amareggiarono la nostra prima gioventù. Sopportiamoli con animo forte, e con quel cuore che indurammo a quelle terribili pruove. Noi non abbiamo a vergognare di nulla: questo ci deve confortare sopra ogni altra cosa. Intanto io credo che non mi arrechi vergogna il confessare che io sento profondo dolore essendo lontano da te, cara compagna della vita mia, che dividesti meco qualche raro e modestissimo piacere, ed infinite amarissime sventure. Senza di te io mi sento senza mezzo il cuore;

" The afternoon was a wild one. All day driving sheets of rain had swept along the streets of Riveredge, hurled against windowpanes by fierce gusts of wind, or dashed in miniature rivers across piazzas. At noon it seemed as though the wind meant to change to the westward and the clouds break, but the promise of better weather had failed, and although the rain now fell only fitfully in drenching showers, and one could ¿run between the drops¿ the wind still blustered and fumed, tossing the wayfarers about, and tearing from the trees what foliage the rain had spared, to hurl it to the ground in sodden masses. It was more like a late November than a late September day, and had a depressing effect upon everybody.¿I want to go out; I want to go out; I want to go out, out, OUT!¿ cried little Jean Carruth, pressing her face against the window-pane until from the outside her nose appeared like a bit of white paper stuck fast to the glass.¿If you do yoüll get wet, wet, WET, as sop, sop, SOP, and then mother¿ll ask what we were about to let you,¿ said a laughing voice from the farther side of the room, where Constance, her sister, nearly five years her senior, was busily engaged in trimming a hat, holding it from her to get the effect of a fascinating bow she had just pinned upon one side.¿But I haven¿t a single thing to do. All my lessons for Monday are finished; I¿m tired of stories; I¿m tired of fancy work, and I¿m tired of¿ everythingand I want to go out,¿ ended the woe-begone voice in rapid crescendo.¿Do you think it would hurt her to go, Eleanor?¿ asked Constance, turning toward a girl who sat at a pretty desk, her elbows resting upon it and her hands propping her chin as she pored over a copy of the French Revolution, but who failed to take the least notice of the question"

¿I¿ll race you.¿¿Done! Are you ready?¿ ¿I am.¿¿Then off we go.¿THE YOUNG OARSMEN OF LAKEVIEWCHAPTER IJERRY, HARRY, AND BLUMPOQuicker than it can be related, four oars fell into the water and four sturdy arms bent to the task of sending two beautiful single-shell craft skimming over the smooth surface of the lake.It was a spirited scene, and attracted not a little attention, for both of the contestants were well known.¿Go it, Jerry! You can beat him if you try!¿¿Don¿t let him get ahead, Harry. Keep closer to the shore!¿ ¿How far is the race to be?¿¿Up to the big pine tree and back.¿¿That¿s a full mile and more. I¿ll bet on Jerry Upton.¿¿And I¿ll bet on Harry Parker. He has more skill than Jerry.¿ ¿But Jerry has the muscle.¿¿There they go, side by side!¿And thus the talking and shouting went on along the lake front. Most of the boys present were members of the Lakeview Boat Club, but there were others of the town there, too, as enthusiastic as the rest.2It was a clear, warm day in June. The summer holidays at the various institutes of learning in the vicinity had just begun, so many of the lads had nothing to do but to enjoy themselves.There were not a few craft out besides the two shells to which we have drawn attention. But they drew out of the way to give the racers a free field.On and on went Jerry and Harry until the big pine was reached. Then came the turn, and they started on the home stretch side by side, neither one foot ahead of the other.¿It¿s going to be a tie race.¿¿Pull, Harry! Let yourself out!¿ ¿Show him what you can do, Jerry!¿Encouraged by the shouts of their friends, both boys increase their speed. But the increase on both sides was equal, and still the boats kept bow and bow as they neared the boathouse.¿It¿s going to be a tie, sure enough.¿¿Spurt a bit, Jerry!¿¿Go it for all yoüre worth, Harry!¿Again the two contestants put forth additional muscle, each to out-distant his opponent, and again the two row-boats leaped forward, still side by side.As old Jack Broxton, the keeper of the boathouse, said afterward: ¿It would have taken twelve judges, sitting twelve days, to have told which had the advantage.¿The finishing point was now less than five hundred feet distant, and in a few seconds more the race would be over. The crowd began to stop shouting, almost breathless with pent-up interest. It was surely the prettiest race that had ever been rowed on Otasco Lake.Splash!The splash was followed by a splutter, and then a frantic cry for help. A portion of the high float in front of the boathouse had unexpectedly given way, and a short, stocky, reddish-black youth had gone floundering over board.¿Blumpo Brown has gone under.¿

"The Youngest Girl in the Fifth" by Angela Brazil is a delightful girls' school story set in a boarding school environment, a popular genre during the early 20th century. The novel immerses readers in the lives of schoolgirls, their daily routines, friendships, rivalries, and personal growth.The story primarily revolves around the youngest girl in the fifth grade (or fifth form), a significant position within the school hierarchy. While the exact plot may vary, typical elements of such novels include the challenges and adventures the protagonist encounters during her time at school. These challenges could range from academic struggles to social dynamics, and they often lead to character development.As the story unfolds, readers are introduced to a cast of well-defined characters, each with their own quirks and personalities. Friendships are formed, secrets are shared, and lessons are learned, emphasizing values such as loyalty, resilience, and the importance of being true to oneself.The novel likely paints a vivid picture of life within the boarding school, describing the daily routines, extracurricular activities, and special events that make up the girls' school experience. Readers can expect a mix of heartwarming moments, humorous anecdotes, and perhaps a touch of drama as the girls navigate the challenges of adolescence and the academic demands of their grade.Ultimately, "The Youngest Girl in the Fifth" is a coming-of-age story that explores the joys and tribulations of school life, offering readers an engaging glimpse into the world of early 20th-century girls' education. Angela Brazil was a prolific author in this genre, known for her ability to capture the essence of schoolgirl friendships and adventures, making her works timeless classics in the realm of children's literature.

"The Wonder Island Boys: Exploring the Island" by Roger Thompson Finlay is an adventurous tale that follows the exploits of two young boys, Mark and Jack, as they navigate the challenges of a remote and uncharted island. Here is a brief summary of the book:In this installment of the series, Mark and Jack, along with their faithful dog, Snap, continue to explore the mysterious island that they now call home. Having established a semblance of civilization in their treehouse and acquired survival skills, the boys are eager to expand their understanding of the island's geography, flora, and fauna.As they venture deeper into the heart of the island, they encounter new and exciting discoveries. They observe and interact with various animals, from exotic birds to menacing predators. They also uncover hidden caves, waterfalls, and uncharted territories, all while learning valuable lessons about nature and the importance of resourcefulness.The boys' bond with each other and with Snap grows stronger as they face challenges together. They develop a deeper appreciation for the island's beauty and its potential dangers. Along the way, they encounter indigenous people, make new friends, and learn about the island's native culture and traditions."The Wonder Island Boys: Exploring the Island" is an engaging adventure story that celebrates curiosity, friendship, and the wonders of the natural world. It encourages young readers to explore and appreciate the beauty and mysteries of the outdoors while emphasizing the importance of teamwork and adaptability in the face of the unknown.

"The Wonder Island Boys: The Mysteries of the Caverns" by Roger Thompson Finlay is an exciting adventure that continues the tale of two young brothers, Mark and Jack, and their loyal dog, Snap, as they explore the mysteries of their remote island home. Here's a brief summary of the book:In this installment of the series, Mark and Jack embark on a thrilling new adventure when they stumble upon a series of mysterious caves hidden deep within their island paradise. Intrigued by the unknown, the boys, armed with torches and their boundless curiosity, venture into the dark caverns, determined to uncover the secrets they hold.As they delve deeper into the underground world, the brothers encounter a labyrinth of tunnels and chambers, each with its own set of challenges and surprises. Along the way, they make remarkable discoveries, encounter unusual rock formations, and even find evidence of ancient civilizations that once inhabited the caves.However, their exploration is not without its dangers. They encounter obstacles, encounter wild animals, and must rely on their wits and resourcefulness to navigate the treacherous underground terrain. Throughout their journey, the bond between the brothers and Snap remains unbreakable, and they learn valuable lessons about bravery, teamwork, and the importance of preserving natural wonders."The Wonder Island Boys: The Mysteries of the Caverns" is a captivating adventure that encourages young readers to embrace curiosity, face challenges with courage, and appreciate the awe-inspiring beauty of the natural world. It's a story of exploration, friendship, and the enduring spirit of adventure that will keep readers eagerly turning the pages.

" Inside the hired omnibus there was a dead silence. Outside the rain lashed drearily against the window panes. From the corner where Molly sat there came a dismal, despairing sniffle, drowned, before its finish, by Denis's superlatively cheerful voice."Sure, 'tis a rough night entirely!" he observed airily.Nell gave a sudden quick little laugh with a queer end to it."So it is!" she said, and her effort after cheerfulness gave the remark a surprised tone, as if she had not noticed before that the night was rough.Sheila Pat sat silent in her corner, her slim little body stiff and erect, a bag and a box clutched tight in her small arms. Afterwards, later that night, she found that her arms ached. There was desperation in that tight clutch of the bag and the box. Suddenly Mr. O'Brien spoke; he recognised the futility of ignoring what was in everyone's mind. "Well," he said, "a year soon passes, after all, and I hope we shall be back in about ten or eleven months." "But¿but not¿" came a watery stammer from Molly's corner, but Nell broke in hurriedly. "I¿I wonder will you look different, dad?""Oh, yes," her mother laughed the pretty laugh that was just like Nell's, "I shall be a horrid, stout old woman! Even Sheila Pat won't acknowledge me then!"Sheila Pat said nothing......"