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  • - Gioca a Wargame alla guerra del 1870
    von Luca Stefano Cristini
    42,00 €

  • von Daniele Notaro
    27,00 €

    The Italian occupation of Albania, which took place in April 1939, is a subject little covered in most texts pertaining to the history of our armed forces and is often mentioned in a few lines or described as an action of little importance and without difficulty. In reality, the invasion of the Kingdom of Albania was a wake-up call and showed all the inefficiency of the Italian Royal Armed Forces in a modern war as the Second World War would later be, which saw the Kingdom of Italy suffer defeat after defeat. What was supposed to be a 'walk in the park' cost the blood of Italian soldiers and sailors, especially in the area of Durres, and only the weakness of the military apparatus of the small Balkan state would not make the Italians pay dearly for the poor organization of the operation and logistical problems. The book, after a description of pre-1939 events, will focus on the stages of the invasion and then move on to a description of the integration of the Albanian armed forces into those of Italy.

  • von Daniele Notaro
    27,00 €

    L'occupazione italiana dell'Albania, avvenuta nell'Aprile 1939, è un tema poco trattato dalla maggior parte dei testi inerenti alla storia delle nostre forze armate e spesso viene citato in poche righe o descritto come un'azione di poca importanza e senza difficoltà.Nella realtà l'invasione del Regno d'Albania fu un campanello d'allarme e mostrò tutta l'inefficienza delle regie forze armate italiane in una guerra moderna come sarà poi la Seconda Guerra Mondiale che vedrà il Regno d'Italia subire una sconfitta dopo l'altra.Quella che doveva essere una 'passeggiata di salute' in realtà costò il sangue dei soldati e marinai italiani, soprattutto nella zona di Durazzo, e solo la debolezza dell'apparato militare del piccolo stato balcanico non farà pagare caro agli italiani la mal organizzazione dell'operazione e i problemi logistici.Il libro, dopo una descrizione degli avvenimenti pre 1939, si incentrerà sulle tappe dell'invasione per poi passare alla descrizione dell'integrazione delle forze armate albanesi in quelle italiane.

  • von Francesco Mattesini
    37,00 €

    Il 10 giugno 1940 la Regia Marina Italiana entrò in guerra con una grande flotta, ma purtroppo non ancora perfettamente a punto. Dati alla mano il potenziale navale nazionale era di consistenza assai inferiore a quello della coalizione franco-britannica, visto che la Regia Marina, sulle sei navi da battaglia teoricamente disponibili, ne aveva efficienti, e in grado di combattere, soltanto due, la Giulio Cesare e la Conte di Cavour entrambe rimodernate nel 1937, a cui si dovevano ancora aggiungere altre due corazzate rimodernate del medesimo tipo, l'Andrea Doria e la Caio Duilio, tutte e quattro armate con dieci cannoni da 320 mm, un calibro inferiore a quello disponibile nelle unità delle flotte nemiche. Le altre due grandi navi da battaglia di costruzione moderna, la Littorio e la gemella Vittorio Veneto, di oltre 41.000 tonnellate ed armate con nove cannoni da 381 mm, nel maggio 1940, si trovavano ancora in periodo di addestramento, per poi entrare in servizio nell'estate.

  • von Arturo Giusti
    27,00 €

    Le camionette furono un perfetto esempio di capacità di adattamento delle forze del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale, sia i modelli sviluppati in patria che le versioni improvvisate. Vennero ovviamente recuperate e ripiegate dalle forze della Repubblica Sociale Italiana dopo l'Armistizio dell'8 Settembre 1943 con compiti completamente nuovi. Dalla perlustrazione delle vaste aree desertiche nordafricane, le camionette vennero impiegate e trasformate per la lotta antipartigiana che performarono con non pochi limiti. In questo libro analizzeremo il servizio delle camionette con i vari reparti della Guardia Nazionale Repubblicana, l'Esercito Nazionale Repubblicano e le truppe della Wehrmacht dal Settembre 1945 fino all'Aprile 1945.

  • von Luca Stefano Cristini
    41,00 €

    Officially designated as the Medium Tank, M3 was the first US medium tank to be mass-produced. It was conceived and designed around 1940 and became operational in 1941. Its turret was made in two variants, one according to US specifications and the other modified to meet British requirements, in this case including the placement of the radio next to the commander. In the context of the British Commonwealth, the tank acquired two distinct designations: those with US-model turrets were called 'Lee', in homage to Confederate General Robert E. Lee, while those with British-model turrets were identified as 'Grant', in honor of Union General Ulysses S. Grant, the two greatest and most famous American generals of the Civil War.

  • von Luca Stefano Cristini
    38,00 €

    Ufficialmente designato come Medium Tank, M3, fu il primo carro armato medio statunitense ad essere fabbricato in grande serie. Venne ideato e progettato intorno al 1940 e divenne operativo nel 1941. La sua torretta venne realizzata in due varianti, una conformemente alle specifiche degli Stati Uniti e l'altra modificata per soddisfare i requisiti britannici, includendo in questo caso, la collocazione della radio accanto al comandante. Nel contesto del Commonwealth britannico, il carro armato acquisì due denominazioni distinte: quelli con torrette di modello statunitense furono chiamati "Lee", in omaggio al generale confederato Robert E. Lee, mentre quelli con torrette di modello britannico furono identificati come "Grant", in onore del generale dell'Unione Ulysses S. Grant, i due maggiori e famosi generali americani della guerra civile.

  • von Peter Mujzer
    48,00 €

    At the end of the First World War, Hungary, as a member of the Austro-Hungarian monarchy, found itself on the losing side. Its army disintegrated and its armaments were acquired or destroyed by the victorious Allied nations. However, in the late 1920s, Hungarian diplomacy did all it could to reduce its isolation, forging relations with Italy and other neighboring countries to try to create a better position for Hungary among European nations. A kind of secret rearmament favoured by the new political movements in Europe at that time soon began.In this contest, Italy was among the main protagonists that made the Magyar military renaissance possible. Various cooperation projects were set up, and within the framework of these, Italy supplied or granted licences for various weapon systems, both land and aviation. Many vehicles were involved in this cooperation: among the vehicles, the L3 tankettes together with the Fiat B 3000 light tank. Artillery tractors such as the Pavesi and Breda, numerous artillery equipment and guns. Motor vehicles and motorbikes. In the avionic field: the Fiat CR 32, CR 42, Reggiane 2000 and CA 135 bombers.

  • von Peter Mujzer
    53,00 €

    Alla fine della Prima Guerra Mondiale, l'Ungheria, in quanto membro della monarchia austroungarica, si ritrovò dalla parte dei perdenti. Il suo esercito si disintegrò e i suoi armamenti furono acquisiti o distrutti dalle nazioni alleate vincitrici. Tuttavia alla fine degli anni Venti la diplomazia ungherese fece di tutto per ridurre il suo isolamento, stringendo rapporti con l'Italia e altri paesi vicini per cercare di creare una posizione migliore per l'Ungheria tra le nazioni europee. Ebbe subito inizio una sorta di riarmamento segreto favorito dai nuovi movimenti politici dell'Europa di quegli anni.In questo senso l'Italia fu tra i principali protagonisti che resero possibile la rinascita militare magiara. Si strinsero diversi progetti di cooperazione, e nell'ambito di questi, l'Italia fornì o concesse la licenza per diversi sistemi d'arma, sia terrestri che nel campo dell'aviazione: Molti mezzi furono interessati a questa cooperazione: fra i carri armati ricordiamo il carro veloce leggero L3 insieme al carro Fiat B 3000. Trattori d'artiglieria come il Pavesi e il Breda, numeroso materiale d'artiglieria e bocche da fuoco. Autoveicoli e motoveicoli. In campo aereo: i Fiat CR 32, CR 42, Reggiane 2000 e i bombardieri CA 135...

  • von Luca Stefano Cristini
    43,00 €

    Under Napoleon I, the French Army conquered most of Europe during the Napoleonic Wars. Professionalising again from the Revolutionary forces and using columns of attack with heavy artillery support and swarms of pursuit cavalry the French army under Napoleon and his marshals was able to outmanoeuvre and destroy the allied armies repeatedly until 1812. Napoleon introduced the concept of all arms Corps, each one a traditional army 'in miniature', permitting the field force to be split across several lines of march and rejoin or to operate independently. The Grande Armée operated by seeking a decisive battle with each enemy army and then destroying them in detail before rapidly occupying territory and forcing a peace.

  • von Eduardo Manuel Gil Martinez
    28,00 €

    The last clear German victory in World War II occurred in the last days of April 1945 during the defense, loss and subsequent recovery of the Saxon city of Bautzen. On that occasion, when all was lost, the remnants of once powerful German units, such as the Panzer Divions Hermann Göring, Brandeburg or Grossdeutschland, inflicted a total defeat on the proud Soviet-Polish units, more robust and better armed, that supported the Red Army advance towards the capital of the Reich. This text tells the story of the events that took place in that city, the capital of Upper Lusatia, just south of the German capital. The high efficiency of the German soldiers made the difference with a real state of an army by then in decay and with no more fuel, showing how the fighting spirit was kept high until the end thanks to the concrete possibility of stopping the Soviets, even if only for a few hours or days, in their overwhelming advance to allow the evacuation of the greatest number of Germans people towards the West of the country. An innovative work this one by Gil Martínez, that will certainly occupy, together with the previous one already published in Breslau 1945, a special place in the library of all those who are interested in the military history of the last terrible world conflict.

  • von Luca Stefano Cristini
    43,00 €

    Under Napoleon I, the French Army conquered most of Europe during the Napoleonic Wars. Professionalising again from the Revolutionary forces and using columns of attack with heavy artillery support and swarms of pursuit cavalry the French army under Napoleon and his marshals was able to outmanoeuvre and destroy the allied armies repeatedly until 1812. Napoleon introduced the concept of all arms Corps, each one a traditional army 'in miniature', permitting the field force to be split across several lines of march and rejoin or to operate independently. The Grande Armée operated by seeking a decisive battle with each enemy army and then destroying them in detail before rapidly occupying territory and forcing a peace.

  • von Enrico Acerbi
    56,00 €

    Maria Teresa d'Austria fu, con Federico il Grande, certamente una delle figure più importanti della storia europea. In questo lavoro parlerò, essenzialmente, solo del primissimo periodo in cui l'armata imperiale austriaca fu, in senso propriamente detto "teresiano", cioè dal 1740 fino alla fine della "guerra degli Otto anni", ovvero il 1748. Un aspetto particolarmente tragico di quel periodo fu che una donna, Maria Teresa, in origine certamente poco avvezza a tutto quando comprendeva l'attività bellica, fu costretta, da circostanze straordinarie, a far tesoro, da sola, dell'eredità del padre. Col passare del tempo, però, divenne così legata al suo esercito tanto che, dopo la morte del marito, quando consegnerà le "chiavi" militari al figlio, ebbe a dire: "Questo ramo dell'amministrazione dello Stato era l'unico di cui veramente mi interessavo." Nel secondo volume saranno completati tutti gli altri argomenti e la bibliografia.

  • von Luca Stefano Cristini
    38,00 €

    Il carro M11/39, fu il carro armato di transizione tra il crro veloce L3 e l'M 13/40. L'M11/39 può essere considerato il primo carro medio italiano, con un peso di 11 tonnellate e l'armamento che era composto da un cannone da 37 mm in casamatta e da due mitragliatrici Breda Mod. 38 8 mm in torretta. Uno dei punti deboli era il motore di bassa potenza, del cannone posto in casamatta e della mancanza di apparecchiature radio. Poco adatto alla guerra del deserto. Nonostante le sue debolezze, l'M11/39 rappresentò un importante passo avanti nella storia dei corazzati italiani, in quanto aprì la strada alla famiglia dei carri armati medi, utilizzati per tutta la guerra.

  • von Luca Stefano Cristini
    38,00 €

    In questo primo volume dedicato alle autoblinde italiane, iniziamo a presentare le prime e più antiche. All'inizio si trattò soprattutto di modelli rimasti a livello di prototipi, o di mezzi prodotti in numero assai basso. Delle tante, abbiamo dedicato un po' di spazio alle blindo più antiche come la Bianchi, già presente nel conflitto italo-turca, o la Fiat-Terni Tripoli nata nel 1918. Passiamo poi alla leggenda della Lancia 1Z, mezzo fortunato nato nel primo conflitto mondiale e che rimase operativo fino al 1945! Si trattò di un massiccio mezzo, interamente di progettazione italiana. A condividere buona parte del libro chiudiamo con l'autoblindo Fiat 611 costruita nel 1932, come spesso accadeva al tempo con la Ansaldo, e specificatamente progettata per uso coloniale. Operò infatti soprattutto nella A.O.I. insieme alla sorella più anziana Lancia 1Z e i carri veloci. Oltre venti tavole di profili a colori dell'autore completano questo libro.

  • von Enrico Acerbi
    56,00 €

    Maria Theresa of Austria was, with Frederick the Great, certainly one of the most important figures in European history. In this paper, I will essentially only discuss the very first period in which the Austrian imperial army was, in the proper sense, 'Theresian', i.e. from 1740 until the end of the 'Eight Years' War', i.e. 1748. A particularly tragic aspect of that period was that a woman, Maria Theresa, originally certainly unaccustomed to anything when it came to the business of warfare, was forced by extraordinary circumstances to treasure her father's inheritance on her own. As time went by, however, she became so attached to her army that, after her husband's death, when she handed over the military 'keys' to her son, she said: "This branch of state administration was the only one in which I was really interested." All other topics and the bibliography will be completed in the second volume.

  • von Paolo Crippa
    28,00 €

    Having been defeated in the First World War, Bulgaria, as a result of the implementation of peace treaty clauses, could not purchase tanks until the early 1930s. Due to the lack of industrialisation, it was forced to turn to the countries that were the main producers of armoured vehicles at that time. Thus, the CV33 fast tanks were purchased from Italy, the Vickers Mk. E from England and the LT vz. 35. After the first units were established, thanks to Germany, into whose sphere of influence Bulgaria had entered, French wartime French tanks, the Renault R35, and new Czechoslovak tanks were purchased. In 1943, with the establishment of the Bronirana Brigada, Panzer IVs and StuG IIIs arrived. In 1944, after the coup d'état, Bulgaria changed allegiance and joined the Red Army in the liberation of Yugoslavia and Hungary, fighting the Germans with its armoured units until the end of the conflict in May 1945.

  • von Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels
    37,00 €

    I conflitti che opposero Romani ed Etruschi durante l'età repubblicana segnarono la fine dell'Etruria come potenza indipendente e la sua assimilazione nel mondo romano. La guerra più lunga fu quella contro Veio, la più potente città etrusca che sorgeva venti chilometri a nord di Roma, il cui racconto sfuma spesso nella leggenda. Fu una lotta mortale, cui pose fine un assedio che secondo la tradizione durò trent'anni, come quello di Troia, e che vide come protagonista Furio Camillo. Veio, la più tenace nemica di Roma, venne distrutta e i suoi abitanti venduti schiavi.Seguirono poi una serie di guerre che portarono alla sottomissione di Tarquinia, Vulci, Rosellae, Chiusi, sino alla decisiva battaglia del lago Vadimone (309 a.C.).La lotta tra gli Etruschi, alleati volta a volta con Celti e Sanniti in chiave antiromana, vide come ultimo episodio l'assedio e la distruzione di Velzna- Volsinii nel 264.Sulla scorta di Tito Livio, di Dionigi d'Alicarnasso, Plutarco e degli altri storici antichi oltre che delle scoperte archeologiche ed epigrafiche, Le guerre etrusche ricostruisce in modo dettagliato questa lotta epocale, decisiva per la storia dei popoli italici e del mondo antico, anche con un ricco corredo iconografico e con una numerosa cartografia.

  • von Enrico Acerbi
    56,00 €

    Maria Teresa d'Austria fu, con Federico il Grande, certamente una delle figure più importanti della storia europea. In questo lavoro parlerò, essenzialmente, solo del primissimo periodo in cui l'armata imperiale austriaca fu, in senso propriamente detto "teresiano", cioè dal 1740 fino alla fine della "guerra degli Otto anni", ovvero il 1748. Un aspetto particolarmente tragico di quel periodo fu che una donna, Maria Teresa, in origine certamente poco avvezza a tutto quando comprendeva l'attività bellica, fu costretta, da circostanze straordinarie, a far tesoro, da sola, dell'eredità del padre. Col passare del tempo, però, divenne così legata al suo esercito tanto che, dopo la morte del marito, quando consegnerà le "chiavi" militari al figlio, ebbe a dire: "Questo ramo dell'amministrazione dello Stato era l'unico di cui veramente mi interessavo." Nel secondo volume saranno completati tutti gli altri argomenti e la bibliografia.

  • von Luca Stefano Cristini
    38,00 €

    In this first volume devoted to Italian armoured cars, we begin by presenting the earliest and oldest ones. In the beginning, these were mainly models that remained at prototype level, or vehicles produced in very low numbers. Of the many, we have devoted some space to the oldest blindos such as the Bianchi, which was already present in the Italo-Turkish conflict, or the Fiat-Terni Tripoli born in 1918. We then move on to the legend of the Lancia 1Z, a successful vehicle that was born in the First World War and remained operational until 1945! It was a massive vehicle, entirely of Italian design. To share much of the book we close with the Fiat 611 armoured car built in 1932, as was often the case with Ansaldo at the time, and specifically designed for colonial use. It operated mainly in the A.O.I. together with its older sister Lancia 1Z and fast tanks. Over twenty plates of colour profiles by the author complete this book.

  • von Luca Stefano Cristini
    38,00 €

    The M11/39 tank was the transitional tank between the L3 fast tank and the M 13/40. The M11/39 can be considered the first Italian medium tank, with a weight of 11 tonnes and armament that consisted of a 37 mm cannon in the casemate and two Breda Mod. 38 8 mm machine guns in the turret. One of the weak points was the low-powered engine, the cannon placed in the casemate and the lack of radio equipment. Unsuitable for desert warfare. Despite its weaknesses, the M11/39 represented an important step forward in the history of Italian armoured vehicles, as it paved the way for the medium tank family, which was used throughout the war.

  • von Paolo Crippa
    28,00 €

    Uscita sconfitta dalla Prima Guerra Mondiale, la Bulgaria, a seguito dell'applicazione delle clausole del trattato di pace, non poté acquistare carri armati sino ai primi anni '30. A causa della scarsa industrializzazione, fu giocoforza rivolgersi alle nazioni che in quegli anni erano i principali produttori di mezzi corazzati. Vennero quindi acquistati dall'Italia i carri veloci CV33, dall'Inghilterra i Vickers Mk.E e dalla Cecoslovacchia i LT vz. 35. Dopo aver costituito i primi reparti, grazie alla Germania, nella cui sfera d'influenza la Bulgaria era entrata, furono poi acquistati carri armati francesi preda bellica tedesca, i Renault R35, e nuovi carri cecoslovacchi. Nel 1943, con la costituzione della Bronirana Brigada, arrivarono i Panzer IV e gli StuG III. Nel 1944, dopo il colpo di stato, la Bulgaria cambio alleanza, affiancando l'Armata Rossa nella liberazione della Jugoslavia e dell'Ungheria combattendo con i suoi reparti corazzati i tedeschi, fino al termine del conflitto nel maggio 1945.

  • von Luca Stefano Cristini
    39,00 €

    Durante la Seconda guerra mondiale, l'Ungheria schierò diverse unità di carri armati per supportare gli sforzi bellici dell'Asse. L'esercito ungherese utilizzò principalmente due tipi di carri armati durante il conflitto: il Toldi e il Turán in diverse varianti. Il Toldi era un carro armato leggero ungherese, sviluppato negli anni '30. Si trattava di un carro agile e adatto per compiti di ricognizione e supporto delle truppe. Il Turán fu il primo carro armato ungherese prodotto in serie. Era basato sul telaio del carro armato cecoslovacco LT vz. 38. Tuttavia, la corazza leggera rendeva questi carri vulnerabili ai colpi nemici. Furono impiegati principalmente sul fronte orientale contro l'Unione Sovietica.

  • von Enrico Acerbi
    55,00 €

    Maria Theresa of Austria was, with Frederick the Great, certainly one of the most important figures in European history. In this paper, I will essentially only discuss the very first period in which the Austrian imperial army was, in the proper sense, 'Theresian', i.e. from 1740 until the end of the 'Eight Years' War', i.e. 1748. A particularly tragic aspect of that period was that a woman, Maria Theresa, originally certainly unaccustomed to anything when it came to the business of warfare, was forced by extraordinary circumstances to treasure her father's inheritance on her own. As time went by, however, she became so attached to her army that, after her husband's death, when she handed over the military 'keys' to her son, she said: "This branch of state administration was the only one in which I was really interested." All other topics and the bibliography will be completed in the second volume.

  • von Massimiliano Afiero
    26,00 €

    Quando si pensa alla guerra d'Africa, la mente corre subito alla battaglia di El Alamein come ultimo atto della presenza delle forze italiane e tedesche in sul fronte dell'Africa Settentionale. In realtà, pur considerando la battaglia di El Alamein un colpo mortale inferto alle forze dell'Asse, è pur vero che la guerra sul suolo africano si protrasse per altri sei mesi, durante i quali i reparti italo-tedeschi furono impegnati in durissimi combattimenti sul fronte tunisino, combattendo contemporaneamente su due fronti, contro le forze inglesi dell'8a Armata britannica e contro quelle anglo-americane sbarcate in Nord-Africa nel novembre del 1942. Infatti subito dopo lo sbarco delle forze alleate in Marocco ed in Algeria (Operazione Torch) tra l'8 e il 16 novembre 1942, affluirono in Tunisia numerose forze dell'Asse per fronteggiare questa nuova minaccia. Le forze alleate avevano sperato in una facile passeggiata per arrivare a Tunisi ed invece furono affrontate tenacemente dalle truppe italo-tedesche, subendo alcune pesanti sconfitte e lamentando numerose perdite. Nel frattempo, le forze italo-tedesche in ritirata dall'Egitto, si attestarono sulla linea del Mareth, in Tunisia, per fronteggiare l'8a armata di Montgomery. Le forze italo-tedesche si ritrovarono quindi a combattere sia a nord sia a sud del fronte tunisino, contendendo ogni palmo di terreno al nemico. Sid Bou Zid, Kasserine, Sbeitla, Medenine, El Guettar, Uadi Akarit, Enfidaville sono solo alcuni nomi delle località dove si svolsero le principali ed epiche battaglie sul fronte tunisino, nel corso delle quali i reparti dell'Asse ed in particolare quelli italiani seppero fornire una grande prova di valore e combattività e questo fino all'ultimo, quando ormai le sorti della campagna erano già segnate. Abbiamo accompagnato la narrazione degli eventi selezionando tutte le foto disponibili negli archivi pubblici e privati per documentare quanto più possibile dal punto di vista iconografico la campagna e calare il lettore direttamente sui campi di battaglia.

  • von Luca Stefano Cristini
    34,00 €

    The Messerschmitt BF 109, also known as the ME 109, was perhaps the most famous fighter aircraft of the Luftwaffe. Developed during the first half of the 1930s by Wilhelm Messerschmitt and Robert Lusser. This fantastic fighter aircraft was characterised by its all-metal monocoque structure, an enclosed cabin, a fixed landing gear and a V-shaped aircraft engine with 12 inverted, water-cooled cylinders. The first examples of the Bf 109 appeared during the Spanish Civil War and remained in service until the end of the Second World War. During this period, the Bf 109 aircraft formed the main fighter force of the German Air Force. Towards the end of 1941, the Bf 109 was joined by the Focke-Wulf FW 190 aircraft. Together, they were a formidable pair of aircraft, a real nightmare for the Allies.

  • von Giovanni Maressi
    27,00 €

    Questa è la Storia del Barone Azzurro, al secolo Carlo Luigi Amedeo Winspeare Guicciardi e della sua attiva partecipazione alla seconda guerra mondiale come ufficiale pilota nella Regia Aeronautica. Ma facciamo due passi indietro. Carlo Winspeare figlio di Edoardo e di Clara Sarauw nacque il 13 marzo 1917 a La Valletta (Malta) dove il padre, che aveva girato il mondo al seguito di Luigi Amedeo di Savoia, l'avventuroso Duca degli Abruzzi, svolgeva la funzione di attaché militaire, quale ufficiale della Regia Marina. Non inganni il nome che tradisce origini inglesi, il "nostro" fu un vero e proprio eroe italiano. Con i suoi voli militari prese parte a numerose ricognizioni e spericolate missioni di guerra, fra le più note, certamente quella della Battaglia di mezzo agosto del 12-13 agosto 1942, pomposamente ricordato dal regime come anno XX dell'era fascista. In questo libro l'autore ci narra tutte queste avventure!

  • von Luca Stefano Cristini
    34,00 €

    The Russian T-26 was a light tank, designed for infantry support, produced in the Soviet Union from 1931. It did not originate as an autonomous design, but was mainly derived from the British Vickers 6-ton or Vickers Type E vehicle. The T-26 tanks were armed with two parallel turrets in the centre of the hull, each equipped with a light machine gun. The next step was to install a 27-mm or 37-mm cannon on one turret. This was replaced by a 45 mm piece, and this increased the armour-piercing and explosive power. Known as the Mod. 1933, it was a great success and was produced, alone, in around 5,500 examples; an exceptional run for the time. Versions derived from the T-26 were: the OT-26 flamethrower with a flamethrower instead of a cannon, the OT-33 which had both, the ST-26 bridge-carrier to give tank divisions the necessary mobility against natural obstacles, the T-26 A-4 (U) railing radio command tank, and many others...

  • von Luca Stefano Cristini
    34,00 €

    Il Messerschmitt BF 109, moto anche come ME 109, fu forse il più famoso aereo da caccia della Luftwaffe. Sviluppato durante la prima metà degli anni '30 da Wilhelm Messerschmitt e Robert Lusser. Questo fantastico aereo da caccia si caratterizzava per la sua struttura monoscocca completamente in metallo, una cabina chiusa, un carrello d'atterraggio fisso e un motore aeronautico a forma di V con 12 cilindri invertiti, raffreddati ad acqua. I primi esemplari del Bf 109 fecero la loro comparsa già durante la guerra civile spagnola e rimasero in servizio fino alla fine della seconda guerra mondiale. Durante questo periodo, gli aerei Bf 109 costituirono la principale forza dei caccia dell'aeronautica tedesca. Verso la fine del 1941, il Bf 109 fu affiancato dall'aereo Focke-Wulf FW 190. Insieme, furono una coppia di mezzi formidabile, vero incubo degli alleati.

  • von Luca Stefano Cristini
    27,00 €

    This is the story of the Blue Baron, born Carlo Luigi Amedeo Winspeare Guicciardi and his active participation in the Second World War as a pilot officer in the Regia Aeronautica. But let us take two steps back. Carlo Winspeare, son of Edoardo and Clara Sarauw, was born on 13 March 1917 in Valletta (Malta) where his father, who had travelled the world in the retinue of Luigi Amedeo di Savoia, the adventurous Duke of the Abruzzi, was working as an attaché militaire, as an officer in the Regia Marina. Don't be fooled by the name that betrays English origins, the Blue Baron was a true Italian hero. With his military flights, he took part in numerous reconnaissance and reckless war missions, one of the best known of which was certainly the Battle of Mid-August on 12-13 August 1942, pompously commemorated by the regime as the 20th year of the fascist era. In this book, the author recounts all these adventures!

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