Affari o vita? Vita o affari? Lezioni da un caso di coaching

È possibile fare business coaching a qualcuno senza fare contemporaneamente life coaching, oppure il successo negli affari ha radici nella vita? La domanda chiave del mio lavoro è quali correlazioni possano esserci tra il successo negli affari e nella vita. L'ipotesi della mia ricerca - "il business finisce nella vita" - non è una mia idea originale, ho sentito questa affermazione a un corso di coaching. In parte l'ho condivisa, ma da allora è rimasta nella mia mente. Poi, nel corso di due processi di coaching simultanei e per molti aspetti simili, uno incentrato sul business e l'altro sulla vita, ho avuto la possibilità di cercare alcune prove per l'affermazione che avevo sentito in precedenza e di fare io stesso alcune esperienze. Nel corso dei processi di coaching mi sono reso conto che dietro agli obiettivi aziendali manifesti ci sono obiettivi di vita latenti. Gli ostacoli possono essere in parte causati dall'inceppamento delle emozioni o della personalità, che può trasformare il processo di business coaching in life coaching. Cosa fare in questi casi? Fino a che punto dobbiamo insistere su quanto scritto nel contratto di coaching? Quando è necessario rinegoziare e ridefinire gli obiettivi?