Bücher veröffentlicht von Edizioni Sant'antonio

E' un corso di Liturgia. L'Autore prende in esame il Rito di ordinazione del vescovo, dei presbiteri e dei diaconi, di cui viene analizzata la traccia di omelia e la preghiera di ordinazione episcopale, presbiterale e diaconale, al fine di dedurne la rispettiva teologia. Si presta grande attenzione all'evoluzione storica e rituale del sacramento, a partire dalla sua fondazione biblica, tenendo conto della problematica del ministero. Lo studio si conclude affrontando i ministeri istituiti del lettorato e accolitato. Si ha, così, modo di descrivere la ministerialità della Chiesa come la qualità che caratterizza tutta la comunità cristiana, nelle diverse espressioni ministeriali.

Il tema centrale di questo libro è l'estetica, ho trattato il concetto dell'estetica sotto vari aspetti di filosofia, arte e politica. Il termine di ¿esteticä nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten. In questo libro cerco di inserire: il gusto, il genio, il bello, il sublime, l¿espressione, l¿arte, la poesia, a volte rigorosamente differenziati, a volte uniti in un solo e spesso confuso insieme, quindi in questa opera cerco di sviluppare l'idea di una estetica come arte del bello. Dunque, i problemi che analizzo in questo libro renderanno l¿estetica parte integrante e attiva del pensiero filosofico e politico. Concludo nel dire che l'estetica è un'arte, ma solo il soggetto consapevole è in grado di conoscerla, l'estetica per quanto politica e artistica è, si racchiude in una consapevolezza del sé, ma anche il modo di approcciarsi, relazionarsi e presentarsi, perché secondo l'autore sono fattori importante dell'estetica.

La via che porta alla salute e allo sviluppo passa in modo prioritario per la via della riconciliazione e del perdono, senza i quali non c¿è pace nel futuro comune. È dunque urgente curare l¿Africa dalle sue numerose ferite fra le quali la guerra e i conflitti in atto. Questa riflessione propone una via di riconciliazione tra gruppi antagonisti per prospettare la ricostruzione di un mondo di pace e di comunione fraterna. Parla dell¿Africa ma interessa tutti; implica tutti e propone vie e processi per il benessere personale e la pace sociale. La vita in società è un' arte e bisogna impegnarsi con amore a edificare una comunità fondata su valori umani. quando vengono meno questi valori, la riconciliazione tra gruppi è la via maestra per recuperare le relazioni e promuovere uno stile di vita adeguato alle aspirazioni più profonde della persona umano. Questo testo parte dal contesto specifico del genocidio Ruandese del 1994, per riconoscere gli sforzi compiuti e presentare le sfide da affrontare. Così diventa un esempio concreto di riconciliazione e indica i processi per una guarigione dalle ferite sociali. Sono processi che possono aiutare ogni comunità umana frantumata dai conflitti.

Questi versi nascono dall'atmosfera del Natale; quella che ci fa sentire nel profondo dell'animo che la vita può essere anche bene, gioia, serenità. Il male è troppo ovvio davanti ai nostri occhi, insolente, offensivo, violento verso la vita e la vita non può soccombere, anche se ridotta al silenzio, e svanire nel nulla: la realtà non può essere solo immagine della morte, del niente, del male. Bisogna andare a quella grotta dove 2000 anni fa nacque Gesù, immergersi in essa, respirare del respiro di quel Bambino perché la vita è respiro, è Spirito, spirito che nella quotidianità diventa normalità: è questa la santità. Benedetto Buscemi, diacono.

La bioetica è una disciplina nata nel secolo scorso a seguito dei grandi progressi nel campo scientifico e tecnologico che coinvolgevano direttamente la vita dell¿uomo. Tutto ciò che è possibile è al contempo lecito? La riflessione bioetica parte dalla descrizione del dato scientifico, biologico e medico per esaminare la liceità del suo intervento sull¿uomo. Esistono tante bioetiche quante sono le concezioni della vita. In questa raccolta di colloqui su temi bioetici viene fatto riferimento al personalismo cristiano e, quindi, senza perdere di vista che il corpo dell¿uomo è un corpo spiritualizzato. In modo essenziale e divulgativo, come spunti per approfondimenti, sono trattati secondo la morale cattolica, alcuni aspetti della vita, dal suo nascere, come la fecondazione assistita e l¿aborto, alla sua fine, abbreviata con l¿eutanasia o sostenuta con le cure palliative. Fra i due poli, in cui si dipana la vita umana, essa non di rado è minacciata dall¿inquinamento, dall¿irresponsabilità di chi siede al volante, dalla malattia, o è interrotta violentemente con l¿omicidio. Fra i fatti di cronaca, eclatanti o no, l¿opera vuole essere una bussola che orienta sul valore della vita.

Il Canone di Supplica è una preghiera, usata come ufficio di supplica nei momenti di difficoltà e per pietà personale. In questo libro viene riportato il Canone di Supplica dedicato alla Madre di Dio della Consolazione (Panagia Paramythia). E¿ integrato con il testo greco a fronte con l¿intento di dare la possibilità di consultare il testo originale. Accorriamo alla Madre di Dio nei momenti di dolore, di afflizione e di pericolo, portando a Lei le proprie sofferenze e i propri problemi, chiedendo il Suo aiuto, rivolgendosi a Lei come mediatrice presso il Signore, supplicando la Sua mediazione e il Suo intervento! Una preghiera di affidamento alla Madre di Dio, per tutte le persone che cercano conforto e protezione in Lei.

Raimondo della Torre, divenuto patriarca di Aquileia nel 1273, diede avvio a una riforma della società: trasformò in concrete azioni di «buon governo» le idee di Bonaventura sulla servitus vista come innaturale, in controtendenza rispetto al pensiero dominante dell¿epoca appoggiato invece da Tommaso e da Alberto Magno. Il patriarca Raimondo non solo promosse la liberazione dei servi di masnada, ma li accolse nella Chiesa di Aquileia dando loro un lavoro e trasformandoli in ministeriali. La riforma della società si accompagnò ad una riforma della Chiesa: convocò un concilio provinciale ad Aquileia (1282) che vide la partecipazione di 14 vescovi suffraganei (o dei loro rappresentanti) provenienti da Veneto, Trentino e Istria. Il concilio promulgò undici canoni riguardanti la disciplina del clero e dei fedeli; ribadì la libertà della Chiesa dalle ingerenze dei laici e sancì pene severe per coloro che fossero coinvolti nel rapimento dei vescovi e dei prelati. L¿opera è corredata dall'edizione critica degli atti del concilio di Aquileia, studiati, commentati e messi a confronto con le costituzioni del cardinal legato Latino Malabranca.

Con linguaggio chiaro e scorrevole l'Autore offre una spiegazione e un approfondimento dei singoli sacramenti a partire dalla loro celebrazione. Si tratta infatti di catechesi liturgiche sui sacramenti, segni della fede. Accostando il rito con i suoi testi e segni, l'Autore presenta il sacramento dal punto di vista sia celebrativo che teologico e pastorale. Questo libro è un utile sussidio per ogni catechista e anche per il singolo fedele. Si ha modo di comprendere e gustare il sacramento della fede proprio a partire dalle preghiere e dai segni con cui viene celebrato. E' quanto suggeriva il Concilio Vaticano II: "La Chiesa si preoccupa vivamente che i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori a questo mistero di fede (fidei mysterio), ma che comprendendolo bene per mezzo dei riti e delle preghiere (per ritus et preces), partecipino all'azione sacra consapevolmente, piamente e attivamente" (Sacrosanctum Concilium 84).

L'autore in questo testo cerca di mettere in evidenza i punti più salienti del libro del Profeta Isaia in cui vengono annunciati fatti e parole della vita di Gesù. Riportando parti del testo originale inizia una ricerca di vere e proprie esplosioni dell'annuncio che poi Gesù stesso farà durante la sua evangelizzazione, a noi riportata dai suoi Apostoli. Con sette secoli d'anticipo il Profeta parla di episodi della vita di Gesù e cita frasi che poi lo stesso Figlio di Dio userà in vari momenti della sua permanenza terrena.

La proposta di Cornelio Fabro ci permette di chiarire maggiormente l¿originalità, nonché l¿attualità, del pensiero di Kierkegaard: un pensiero che riesce a coniugare la riflessione cristiana con le istanze moderne della filosofia, ovvero la verità dell¿essere con la metafisica della libertà. Tale geniale intuizione meriterebbe certamente una considerazione maggiore: un approfondimento ulteriore di questa tematica ¿ magari allargata anche in confronto con altri pensatori ¿ è sicuramente un tema ancora molto da esplorare.

In che modo i "diritti umani", proclamati dopo la seconda guerra mondiale con il sostegno della Chiesa cattolica come una riaffermazione dei "diritti naturali", diventano oggi uno strumento per diffondere la "cultura della morte"? L'autore analizza il fenomeno dell'emergere di questi nuovi "diritti anti-naturali" e mostra come l'antropologia alla base dei diritti umani conduca all'individualismo e al nichilismo. Accompagnando la rivoluzione individualista occidentale, la funzione dei diritti umani non si limita più alla difesa della persona contro lo Stato. Sostiene, inoltre, di migliorare la condizione umana liberandola da ciò che ne costituisce la propria natura. Ma l'individuo, così "liberato", si trova solo, insoddisfatto e prigioniero dell'assurdità della sua esistenza. È urgente liberare gli individui da se stessi, restituendo alla loro esistenza le proprie piene dimensioni spirituali e sociali atrofizzate dalla modernità. Solo la Chiesa ne ha ancora i mezzi, non aderendo al mondo dentro l'oscurità della postmodernità, ma ricordando alla società la vocazione spirituale dell'essere umano.

E' un corso di Liturgia. L'Autore prende in esame l'evoluzione della celebrazione e della teologia dell'Unzione dall'epoca apostolica fino al Vaticano II. Vengono presentate le principali fonti e contenuti teologici dell'Unzione degli infermi. L'Autore procede all'analisi dell'attuale Rito, e affronta le tematiche teologiche e pastorali che ne scaturiscono. Accostando i testi (preces) e i segni (ritus), il sacramento viene spiegato e illustrato dal punto di vista sia celebrativo che teologico e pastorale. Così illuminata e compresa, la celebrazione diventa autentica e, dunque, luogo di catechesi, mezzo di evangelizzazione, occasione di recupero di una fede sopita e spesso anche deformata.

La cena giovannea ha tratti di simposio vicini ad una matrice giudaica come quella di Filone di Alessandria, più che al simposio ellenico. Anche nella narrazione giovannea, infatti, esiste forse un¿intenzione simile a quella dell¿autore alessandrino, fino ad arrivare alla dichiarazione di una speciale identità nel contesto dell¿impero romano. In questo senso il brano della lavanda dei piedi costituisce uno snodo essenziale nella narrazione, dove si descrive quello che può essere interpretato come un simposio, ma più prossimo a quello descritto da Filone che non ad un simposio greco. I partecipanti vengono definitivamente inseriti in una nuova condizione, quella di discepoli di Gesù, con il gesto della lavanda dei piedi. Il riferimento a Filone illumina circa una caratteristica essenziale per l¿autore del vangelo: la necessità di riproporre in modo chiaro e netto l¿identità cristiana nei riguardi dell¿ambiente circostante.

E' un corso di Liturgia. Il matrimonio è una realtà umana estremamente complessa e ricca, che si presenta sotto diversi aspetti. L'Autore prende in esame la ritualità umana e cristiana dell'amore; incentra la sua attenzione sulla "celebrazione" del matrimonio e, specificatamente, sulla celebrazione "cristiana". Offre un'accurata analisi dell'attuale celebrazione nuziale - nei suoi testi e nei suoi segni - e affronta particolari problematiche teologico-pastorali, in modo da evidenziare il binomio vita battesimale-amore quale fondamento del sacramento nuziale.

In questo libro l'autore tratta e sviluppa il pensiero del filosofo danese. L'angoscia secondo l'autore si sviluppa in tante fasi della vita e per superarla si dovrebbe eseguire le leggi sociali che circondano l'uomo in genere. Kierkegaard parte dall'esistenzialismo per arrivare poi a una fine dell'angoscia. Appunto secondo delle ricerche di Kierkegaard, notiamo come l'autore esamina i tre stadi esistenziali: etica, estetica e religione del filosofo come concetti fondamentali ed essenziale per superare l'angoscia.

E' un corso di liturgia sulla iniziazione cristiana, e specificatamente sul Sacramento del Battesimo e della Confermazione. L'Eucaristia, sacramento culmine della iniziazione cristiana, sarà trattata a parte. L'Autore inizia descrivendo la concezione e la prassi della iniziazione presso i Padri. Passa poi in rassegna i gradi catecumenali e le tematiche ad essi connesse nelle antiche testimonianze, nel pensiero del Magistero e secondo il nuovo Rito della iniziazione cristiana degli adulti. Successivamente, l'Autore affronta l'analisi del Rito del battesimo dei bambini e ne espone la ricca teologia, a partire dai segni liturgici. Infine, viene studiato il sacramento della Confermazione nel suo sviluppo storico, nell'attuale Rito e nella teologia che ne scaturisce.

In questo nostro mondo dispersivo e confuso può essere importante riascoltare due domande fondamentali e coinvolgenti che Dio rivolge, all¿inizio del libro della Genesi, all¿uomo ¿Adamo: Adamo dove sei?¿ ¿ diremmo noi ¿ dove ti sei smarrito, dove hai nascosto la tua umanità, la tua dignità? E insieme: dov¿è il tuo fratello/ la tua sorella? Dove l¿hai ridotto, come lo hai trattato? Il suo volto è ancora riconoscibile o è stato così sfigurato da non essere più se stesso? In ogni essere umano si ritrovano i due grandi movimenti simbolizzati dagli angeli che ascendono e discendono quella scala presente nella visione di Giacobbe in fuga dalla sua terra, verso un paese sconosciuto (Gen. 28, 10-22). E¿ importante, legittimo e doverso ritrovare un universo dove ritroviamo la realtà della ¿graziä. E¿ il quadro che ci possono offrire quello scenario e quella realtà imprescindibili per il cristiano, soli capaci di conferire alla pedagogia cristiana quelle ali, umane e divine, psichiche e spirituali, storiche ed eterne, per giungere a riscoprire e ritrovare il mistero che è il Mistero.

Ci sono emozioni, sentimenti e dolori che parlano della nostra vita, alla nostra vita, e che difficilmente riusciamo ad esprimere con le parole. In questo libro si vuol dare voce al desiderio di vita che abita ciascuno di noi e lo si vuole fare attraverso la parola ¿leggerä delle canzoni o di alcune espressioni tratte dai film. Si possono dire, infatti, verità profonde con quella leggerezza che non è superficialità o banalità. Se una canzone rimane nei nostri ricordi, e se un¿immagine ferma la nostra attenzione, vuol dire che ciò che ci viene incontro ci appartiene in qualche modo e reclama ascolto. Il titolo scelto, Non sono solo canzonette, indica l¿impegno di andare in profondità nell'ascolto dei testi (29 canzoni della musica italiana e alcune espressioni di 9 film, italiani e stranieri) facendo esperienza del fatto che lo Spirito parla attraverso chiunque lo voglia accogliere. L¿interpretazione dei testi è libera e personale, nella consapevolezza che sono parole preziose in quanto dicono ¿oltre¿ e ¿altro¿ il già detto. La lettura aiuterà a riascoltare in maniera diversa una canzone e a rivedere un film scoprendo un senso nuovo donato alle nostre emozioni.

I richiami di papa Francesco perché i cristiani leggano con più frequenza i vangeli e vivano una carità operosa trovano nella vicenda di Gesù di Nazaret il proprio motivo concreto. La partecipazione dei discepoli alla sua rivelazione dell¿amore fedele del Padre informa e da senso alla testimonianza cristiana che, da una parte, non può fare a meno del fondamento cristologico e, per altra parte, deve condividere attraverso gesti concreti la propria buona relazione con Dio.

L¿urto con la sofferenza è un appuntamento che ineluttabilmente presto o tardi si incontra nel corso dell¿esistenza. Anche il cristiano come qualsiasi altra persona non ne è esente, eppure gode d¿un vantaggio che non è dato a tutti. Il suo non è un dolore muto, ha la voce della preghiera. Ma non si ferma a questa, è sospinto a scelte operative. Sull¿esempio del samaritano va e fa, consapevole che le invocazioni senza le opere sono stonate. Fanno pensare alle due figure evangeliche del levita e del sacerdote che compaiono accanto al samaritano. Vedono il ferito ma proseguono il cammino indisturbati, probabilmente diretti al tempio per pregare. L¿apostolo Giovanni ricorda: ¿figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità¿. Di fronte alla sofferenza il cristiano è invitato a pregare ma soprattutto alla cura. Sarebbe sbagliato pretendere da Dio quello che possiamo fare noi. La cura si adatta ad una molteplicità di interventi. Non è riservata a specialisti. Interessa tutti i rapporti interpersonali e l¿intero tempo della nostra giornata. Si colloca perciò a bassa quota, ha però il vantaggio di toccare la realtà modesta del quotidiano.

Testi dalla Sacra Scrittura per celebrare la Parola di Dio nell'Aula Assembleare della parrocchia di San Bartolomeo, Mariano, Parma, davanti al bassorilievo dell¿altare ('Non sono venuto per esser servito, ma per servire, e dare la mia vita in riscatto per molti') ed all¿ambone (Sofia: ¿Io ero preso di Lui, (come) fanciulla. Io ero sue carezze, giorno dopo giorno. Giocavo davanti ai suoi Volti, tutto il tempo' (ambedue opere di Fausto Beretti); davanti al Crocifisso ('...uscì acqua e sangue')(opera di Gerardo Battura) immersi nella luce dalle vetrate (opera di Gianna Monti). Le parole in canto della Bibbia sono musicate dal Giambernardo Ugolotti.

Il Vangelo può sembrare a molti qualcosa di noioso, di poco interessante, e soprattutto di lontano dalla vita reale. In realtà nulla più della parola di Dio è vicino alla vita di tutti i giorni, ai nostri bisogni, ai nostri desideri. Il compito del sacerdote che predica è quello di far capire come le parole del Vangelo diano luce e vita all¿esistenza. Ho raccolto in questo volume le omelie che ho pronunciato nelle Messe in cui si ascolta il Vangelo di San Matteo. Credo che le caratteristiche di una buona omelia siano la brevità, la chiarezza, l¿aderenza al testo e la capacità di rispondere alle domande vere della vita. Spero, almeno in qualche occasione, di esserci riuscito.

Vivere in un ambiente segnato profondamente dalla sensualità e mantenersi puri, non è facile in nessuna età della vita umana, ma sembra che si tratti di una meta particolarmente faticosa soprattutto nel periodo di adolescenza. Il sesso solitario rappresenta uno dei più grandi ostacoli sulla via della conquista di un¿umanità pienamente libera ed equilibrata. Molte opere sono state già pubblicate su questo tema, d¿altro canto oggi le persone sono coinvolte in continuazione in tumultuosi e profondi cambiamenti i cui effetti non si possono ignorare. La masturbazione costituisce una problematica molto complessa. Occuparsene seriamente vuol dire guardarla da diversi punti di vista: della psicologia dello sviluppo, della Sacra Scrittura, del Magistero della Chiesa nel corso dei secoli, della storia in genere, ecc. Una buona educazione e formazione umana non può mai limitarsi solo al livello teorico. Occorre mostrare la via, dare consigli pratici, mettere davanti agli occhi esempi significativi. Questa pubblicazione vuole aiutare i lettori, soprattutto quelli in un periodo delicato della loro maturazione, ad orientarsi in modo retto e non equivoco nell¿ambito della sessualità.

L¿Africa dell¿800, lungo il bacino del Nilo, nel periodo tra l¿istituzione del Vicariato Apostolico dell¿Africa Centrale (1846) e la morte di Daniele Comboni (1881), si presenta come lo sfondo di una sorta di epopea fatta di imprese missionarie, esplorazioni temerarie, traffici di avorio, pratiche schiavistiche e lotta alle stesse. Il tutto in un ambiente primordiale fra tribù nere allo stato adamitico, con esposizione costante al rischio di malattie mortali. Urgente si poneva la cristianizzazione dei neri pagani della regione. In questì¿opera si succedettero austriaci, mazziani di Verona, francescani e, infine, Comboni con il suo istituto da poco fondato (1867). La vicenda di Comboni, che si presta a una lettura molteplice, si è inteso qui proporre in quattro fasi: infanzia, fase mazziana, camilliana e vescovile, in ognuna di queste fasi inserendo i momenti principali della vita del Comboni. In un¿ottica di completezza si è voluto altresì evidenziare la sua dimensione teologico-spirituale sullo sfondo della sua personalità. In sintesi, una prospettiva di interesse storico africano, antropologico e teologico-spirituale, valida per l¿oggi.

E' un corso di Liturgia. L'Autore accosta la celebrazione eucaristica in modo articolato, tenendo presente sia l'aspetto biblico, che patristico, celebrativo, pastorale e teologico. Prende in esame il periodo di formazione della teologia e della ritualità eucaristica e la sua evoluzione lungo i secoli; la teologia della messa dall'epoca patristica al periodo post-tridentino; la celebrazione eucaristica nel nuovo "Ordo Missae" e nel Messale di Paolo VI, aggiornato dalla Conferenza Episcopale Italiana. Passa in rassegna tutti i momenti rituali dell'intera celebrazione, avendo particolare cura dell'aspetto teologico e dell'adattamento rituale. Inoltre, affronta l'analisi delle principali preci eucaristiche, alla luce delle fonti antiche, per un discorso teologico sull'Eucaristia, e alcune grandi tematiche teologico-liturgiche, con particolare sottolineatura alla messa come celebrazione del mistero pasquale.