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  • - The armored group Leonessa from MSVN to RSI
    von Paolo Crippa
    39,00 €

  • von Paolo Crippa
    40,00 €

  • von Luca Stefano Cristini
    54,00 €

  • von Paolo Crippa & Carlo Cucut
    27,00 €

  • - L'aquila nella tormenta
    von Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels
    53,00 €

  • - Gli eserciti contrapposti: Savoia, Spagna, Austria. Parte 3 L'esercito austriaco nel 1717-1720
    von Giancarlo Boeri & Paolo Giacomone Piana
    54,00 €

  • - I reparti combattenti SS in Polonia settembre 1939
    von Massimiliano Afiero
    30,00 €

  • von Paolo Crippa & Carlo Cucut
    26,00 €

  • - Gli eserciti contrapposti: Savoia, Spagna, Austria. Parte 3 L'esercito austriaco nel 1717-1720
    von Giancarlo Boeri, Paolo Giacomone Piana & Guglielmo Aimaretti
    54,00 €

  • von Massimiliano Afiero
    18,00 €

    In this issue: Let¿s start with the second part of the article dedicated to the Dutch Legion, richly illustrated. We continue with thebiography of Zvonimir Bernwald, at first a volunteer in the Handschar Division and then in the 31st SS Division. It continues with the third part of the article dedicated to the Barbarigo battalion on the Anzio front, with a new excerpt from the new book by Tomasz Borowski on the last combat actions of the French volunteers of Charlemagne, the fourth and final part of the photographic report dedicated to the SS¿Hauptsturmführer Hans¿Jörg Hartmann and we close with a long and comprehensive article on Romanian armored formations.

  • - Storia e cronaca di una battaglia del duecento
    von Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels & Mario Venturi
    49,00 €

    La battaglia combattuta a Montaperti tra i guelfi di Firenze e i ghibellini di Siena, con cui combatterono molti cavalieri tedeschi, mandati da re Manfredi di Hohenstaufen, e gli esuli fiorentini di parte ghibellina capeggiati da Farinata degli Uberti nel settembre del 1260 fu una delle più grandi del Medio Evo europeo.

  • - Storia e cronaca di una battaglia del duecento
    von Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels & Mario Venturi
    48,00 €

    La battaglia combattuta a Montaperti tra i guelfi di Firenze e i ghibellini di Siena, con cui combatterono molti cavalieri tedeschi, mandati da re Manfredi di Hohenstaufen, e gli esuli fiorentini di parte ghibellina capeggiati da Farinata degli Uberti nel settembre del 1260 fu una delle più grandi del Medio Evo europeo. L'esercito senese inquadrava 18.000 fanti e 400 cavalieri senesi, oltre a 800 cavalieri tedeschi e ghibellini, più 200 mercenari. I fiorentini, erano 3.000 cavalieri e 30.000 fanti. I caduti fiorentini- escludendo gli alleati guelfi- furono oltre 10.000, una cifra spaventosa su una città di 75.000 abitanti, il 13% della popolazione maschile valida, buona parte dei quali massacrati a battaglia conclusa. La battaglia fu ben più che un episodio come tanti altri delle contese municipali tra le due città toscane: dal trionfo dei fuorusciti derivò la rovina del Popolo Vecchio, il governo nato con la costituzione fiorentina del 1250, e il conseguente ritorno ghibellino sotto le bandiere senesi e sveve, mentre si rialzarono per un momento le estreme fortune della casa di Hohenstaufen

  • - Da Augusto a Caracalla, 30 a. C, 217 d. C
    von Marco Lucchetti
    43,00 €

  • - La Caporetto di Mussolini
    von Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels
    36,00 €

    La sconfitta subita in Egitto e Cirenaica dall'esercito del Maresciallo Rodolfo Graziani ad opera della Western Desert Force, culminata nell'annientamento della 10a Armata a Beda Fomm nel febbraio del 1941, costituisce la più grave disfatta dell'esercito italiano nel corso della propria storia, peggiore anche di quella avvenuta il 24 ottobre 1917 nella battaglia di Caporetto: un esercito di 150.000 uomini lasciò in mano ad un nemico di sole 36.000 unità ben 133.298 prigionieri, 420 carri armati, 845 cannoni e 564 aeroplani nell'arco di due mesi esatti, dal 9 dicembre 1940 al 9 febbraio 1941, subendone l'iniziativa strategica e la superiorità morale.Per l'Italia la sconfitta in Cirenaica costituì un duro ridimensionamento e la fine della guerra parallela, con la subordinazione strategica al Reich tedesco.Ma come per Caporetto, il Regio Esercito, lungi dall'essere sconfitto, si riprese subito anche e soprattutto grazie all'aiuto del Terzo Reich ed all'esempio fornito dalle unità del Deutsches Afrika Korps. Il volume analizza le forze in campo, le pressioni politiche fatte da Roma su Graziani per spingerlo ad attaccare, e le operazioni militari, dall'invasione italiana dell'Egitto all'operazione Compass con la quale Wavell ed 'O Connor respinsero gli italiani in Cirenaica sino alle decisive battaglie di Bardia, Tobruk, el Mechili e Beda Fomm.

  • von Luca Stefano Cristini
    61,00 €

    This German Turnierbuch manuscript is composed of 112 sheet includes depictions of contestants equipped for various tournaments; a renaissance parade preceding a late form of tournament called a carrousel; This album represent specifically the participants in tournaments known as Gesellenstrechen, or bachelors' jousts, held in Nuremberg (Germany) between 1446 and 1561; We find also depictions of pageant sleighs, some of which were used in a parade held in the winter of 1640-41. The illustrations are probably the work of a renaissance artist or a Briefmaler, a particular letter painter, who also would have written and embellished official documents and painted rich coats-of-arms.In many instances, the names of the tournament participants are written above them. They are armed for the Gestech (German tournament), the joust fought with blunt lances. This rare Turnierbuch such as provide an invaluable record of the jousters' colorful costumes, fanciful crests, and humorous, often satirical emblems that decorated the jouster's shields and horse trappings.This rare manuscript was bought in 1921 by a French collector, and today is part of the MET collection (The Metropolitan Museum of Art of New York).In appendix we have insert 16 wonderful color plates from the German reprint book of 1918: Hans Burgkmair des Jungeren - Turnierbuch vom 1529.

  • - L'operazione Shingle gennaio 1944
    von Luca Stefano Cristini
    27,00 €

    Questo libro composto da decine di immagini rare e restaurate, è dedicato alla grande operazione anfibia condotta dagli alleati nel corso dell'operazione denominata Shingle (ciottolo) che ebbe inizio il 22 gennaio del 1944, nell'area di Anzio e Nettuno in prossimità della capitale italiana. Con moltissime immagini ricche di note, il libro mostra l'evolversi dello scontro di quei primi giorni del 1944, quando sbarcarono ben 36,000 uomini e 3,200 mezzi militari. L'opposizione tedesca fu minima quel giorno, e le perdite alleate irrisorie, ma tutto cambiò nei giorni successivi...

  • - Operation Shingle January-June 1944
    von Luca Stefano Cristini
    27,00 €

    The Battle of Anzio also called Operation Shingle was the most important Allied amphibious landing of the Italian Campaign of World War II that took place from January 22, 1944 (beginning with the Allied amphibious landing) to June 5, 1944 (ending with the capture of Rome).The operation was opposed by German forces in the coastal area of Anzio and Nettuno, some 30 miles south of Rome.Although resistance had been expected, as seen at Salerno during 1943, the initial landings were essentially unopposed, with the exception of poor air attacks operated by the Luftwaffe German air force. By midnight of the same day about 36,000 soldiers and 3,200 vehicles had landed on the two principal beaches of Anzio and Nettuno. The Allied lost thirteen troops (killed), and 97 wounded; about 200 Germans had been taken as war prisoners.The 1st Division penetrated 3 km inland, the Rangers captured Anzio's port, the 509th PIB captured Nettuno, and the 3rd Division penetrated just to 5 km inland. In the first days of operations, the command of the Italian resistance movement had a meeting with the Allied General Headquarters: it offered to guide the Allied Force in the Alban Hills territory, but the Allied Command refused the proposal.The operation was initially commanded by......

  • von Luca Stefano Cristini & Guglielmo Aimaretti
    49,00 €

    Il secondo volume sull'esercito del Regno Italico è dedicato alla cavalleria di linea e ai corpi a cavallodella Guardia reale, come i Dragoni della Guardia, le Guardie d'Onore e la Gendarmeria Reale.Come al solito vengono passate in rassegna regolamenti ed uniformi dei vari corpi. La seconda partedel libro è invece dedicata alle vicende militari compiute dall'Esercito Italico negli anni dal 1805-1814.Dopo esserci occupati delle varie campagne d'Italia nel primo volume, procediamo in questo studiocon la narrazione della famosa campagna militare di Russia del 1812. La guerra di Spagna, infine, saràargomento trattato nel terzo e ultimo volume della serie dedicata all'esercito del Regno Italico. Quellain terra russa fu un'avventura militare avviata con le trombe squillanti, con gli squadroni baldanzosiche calpestavano il sacro suolo russo, certi di andare a cogliere facili successi, ma che invece terminòin un completo disastro che riportò a casa meno di un decimo dei soldati che erano partiti. Nellacampagna di Russia parteciparono numerosi Italiani: parecchie migliaia (piemontesi e liguri) sottobandiera francese perché appartenenti a paesi annessi all'Impero, dodicimila napoletani agli ordinidi Re Gioacchino Murat, ed infine ben ventisettemila sotto le insegne del Regno Italico. I Napoletaniformarono due brigate al diretto comando di generali italiani, poiché il loro Re Gioacchino era statoposto alla testa di tutta la cavalleria della Grande Armée da Napoleone Bonaparte in persona, il qualeaveva grande fiducia nel suo cavaliere per antonomasia.I ventisettemila Italiani del Regno Italico, materia del nostro studio, erano suddivisi fra la GuardiaReale guidata da Teodoro Lechi, e nella 15a divisione del IV Corpo d'armata imperiale, il quale eraa sua volta posta sotto il supremo comando del Viceré d'Italia Eugenio de Beauharnais. Infine altredue divisioni del medesimo corpo, la 13a e la 14a, avevano bandiera francese, ma erano in gran parteformate da italiani dei paesi annessi all'Impero.Di tutte le armi italiane presenti in Russia (ma anche in Spagna) quella di cavalleria fu quella chemaggiormente si distinse e si coprì di gloria!

  • - Il piroscafo Artiglio e le sue conquiste
    von Jacopo Marelli
    34,00 €

    Ho scelto questo titolo, un'affermazione del capitano del vaporetto che portò David Scott, giornalista del Times di Londra, a bordo dell'Artiglio, perché mi sembra che questa frase sia molto efficace, e riassuma benissimo come l'equipaggio dell'Artiglio appariva, non solo al vecchio capitano bretone, ma al mondo intero. Uomini forti, tenaci, capaci, intelligenti e coraggiosi. Uomini che sono riusciti ad arrivare la dove nessun altro era mai arrivato. Uomini che sono diventati eroi, leggende. Ma di cui purtroppo si rischia di perdere la memoria....Era tutto finito. Quel 7 dicembre, i migliori palombari che mai abbiano solcato i mari erano scomparsi, assieme alla loro nave, e alla speranza di portare a termine quell'impresa che li stava facendo conoscere a tutto il mondo. Forse avevano osato troppo, ma d'altronde era tipico loro. L'avevano addirittura scritto lungo il ponte di comando: MEMENTO AUDERE SEMPERRicordati di osare sempre. Mantennero la parola fino alla fine, questi uomini straordinari...

  • von Luca Stefano Cristini
    17,00 €

  • von Giancarlo Boeri, Paolo Giacomone Piana & Jose-Luis Mirecki
    53,00 €

    Nella trattazione, in tre parti, delle vicende che ebbero luogo nelle isole di Sardegna e diSicilia tra il 1717 ed il 1720 si presenterà lo svolgersi delle operazioni militari che viderocontrapposti l'esercito e la marina spagnola e quelli austriaci e sabaudi e un'analisi delleforze militari impiegate.Filippo V Borbone, Re di Spagna, non si era rassegnato alla situazione che si era creata alla finedella guerra per la successione spagnola, che aveva visto l'occupazione da parte degli austriaci deipossedimenti spagnoli in Italia (Milano, Sardegna, Regno di Napoli) nonché quello di Sicilia cedutoa Vittorio Amedeo II di Savoia e, alla prima occasione (l'impero austriaco era impegnato in unadurissima guerra contro i Turchi) inviò un fortissimo corpo di spedizione, che occupò un dopo l'altrala Sardegna e la Sicilia.Le potenze garanti dei trattati di pace del 1714 e dell'assetto che ne era conseguito (in primis la GranBretagna e la Francia) reagirono.La Gran Bretagna inviò una potente flotta nel Mediterraneo, che ribaltò il rapporto di forze epraticamente impedì che l'esercito spagnolo nelle due isole potesse ricevere soccorsi.L'impero austriaco da Milano e da Napoli raccolse ed inviò un numero sempre crescente di truppe,che invasero a loro volta la Sicilia (il cui dominio era stato nel frattempo ceduto da Vittorio Amedeoall'Austria in cambio del regno di Sardegna). La coalizione europea costrinse alla fine la Spagna arinunciare alla sua avventura ed evacuare le due Isole.Questo secondo libro sulla Guerra di Sardegna e di Sicilia (1717-1720) (a sua volta diviso in due tomi)si incentra sulla partecipazione dell'esercito spagnolo alla vicende della guerra, combattuta per quasiquattro anni sulle due isole mediterranee, sulla sua organizzazione e le sue uniformi. Il primo volumedella serie (già pubblicato) ha delineato nell'insieme la situazione complessiva entro la quale si sonosvolti gli eventi del conflitto ed ha trattato l'evolversi delle vicende, viste dalla parte sabauda, mentreil terzo volume riguarderà l'esercito austriaco e la flotta britannica.

  • von Riccardo Affinati
    19,00 €

    L'autore ci porta a conoscere una realtà, accampata tra un senso religioso e le vicende di un insegnante che, allontanato da un ginnasio di città per aver insegnato ai suoi studenti le teorie di Darwin, è relegato in un paesino racchiuso tra montagne e miseria umana. Opera di interesse molteplice e di commovente complessità, fa vibrare tutte le corde del romanzo giallo, rosa e storico.« Senza discussioni il libro più bello di Affinati, il più armonioso in una raggiunta oggettivazione di vicende, caratteri, atmosfere e paesaggi… »

  • - L'ascesa dei Visconti e la sconfitta dei Torriani
    von Alberto Peruffo
    46,00 €

    Era una fredda notte del 21 gennaio 1277 quando una folta schiera d'armati, sui cui stendardi garriva la biscia viscontea, faceva inaspettatamente irruzione all'interno della cerchia murata del villaggio fortificato di Desio. A guidare gli incursori vi era l'arcivescovo di Milano Ottone Visconti, deciso a chiudere definitivamente la partita con i guelfi Torriani, signori, fino a quel momento, di Milano.Sebbene la battaglia si risolvesse in una serie di violenti scontri lungo le vie e le piazze cittadine, senza avere un preciso andamento tattico, la contesa notturna vedrà, una volta per tutte, il trionfo del partito ghibellino guidato dall'alto prelato milanese. Quest'ultima fazione era, fino alla battaglia di Desio, il partito più debole nella lotta, reduce da diverse sconfitte subite precedentemente e con un seguito limitato a un gruppo di fuoriusciti ghibellini. Lo scontro non era solo tra guelfi e ghibellini fuoriusciti ma, soprattutto, tra due famiglie: i Visconti e i Della Torre, o Torriani. In una circostanza in cui la fazione ghibellina, filo-imperiale, era guidata da un alto prelato, l'arcivescovo di Milano, contraddicendo il preconcetto secondo cui i guelfi fossero sempre legati alla curia papale mentre i ghibellini dei laici anticlericali. In realtà le lotte tra guelfi e ghibellini, di quegli anni, non prescindevano dalle complesse situazioni locali di lotte intestine tra famiglie per il potere. A ciò si deve aggiungere come la zona di Milano fosse ormai da molti anni terra di rifugio per eretici e predicatori di ogni sorta che non potevano far altro che arroventare ancor di più il clima di quel periodo, in cui, Milano, stava passando dalle libere magistrature comunali alla Signoria.

  • - The first professional army of the Roman republic
    von Samuel Rocca
    46,00 €

    The Roman army during the Second Punic War, a citizen army, developed also in parallel a professional army, the legiones cannenses or the Cannae's legions, formed by the veterans of the battle of Cannae (216 BCE). These units showed the same characteristics of the Late Republic and Imperial Roman army already one hundred years before the reforms of Marius.But, how and why a citizen's army became a professional force?There are three main reasons that could explain the transformation of a citizen's army in a professional force, the split of the legionaries from civic life, consequence of the Senatus Consultum of 215 BCE, which stripped the common soldiers of their civic rights, the peculiar commitment and loyalty to each of the warlords, that the legiones cannenses served, namely Marcus Claudius Marcellus, the conqueror of Syracuse, Publius Cornelius Scipio Africanus, who defeated Hannibal at the battle of Zama, and, last but not least, Titus Quinctius Flamininus, who beat the Macedonian phalanx at the battle of Cynoscephalae, and the evolution and changing of the tactical composition of the legions, from the manipular legion, identical to the other contemporary units, to units which emphasized the primary importance of the cohors and the centuria, as in the late Republican and early Imperial legions.

  • - The long Turkish war
    von Bruno Mugnai & Chris Flaherty
    44,00 €

    After more than half-a-century of wars in Hungary, the conflict between the Habsburgs and the Sublime Porte explodes in 1593, after a series of border incidents. The confrontation was soon regarded as crucial by both sides, also involving the neighbouring states in a complex and ruthless game of diplomacy and betrayal. The organization and the equipment of the various armies of the protagonists of those campaigns are treated together, along with the military operations, and the warfare of the first modern conflict in Eastern Europe.

  • - Omicidio politico e operazioni speciali nell'Italia del Rinascimento
    von Vincenzo Mistrini
    44,00 €

    Firenze, A.D. 1478.La città più ricca d'Europa è governata da famiglie di mercanti e banchieri che ospitano e forggiano i miglioriartisti d'Italia. Sontuosi palazzi ospitano collezioni di capolavori scultorei classici e tele dipinte da geni comeBotticelli e il Pollaiolo. Dame che prestano il loro volto alle raffgurazioni della Beata Vergine passggiano per elegantigiardini, mentre i loro ricchi mariti ammassano fortune tra banchi e scrittoi lavorati dai più abili intarsiatori. Trale ombre, invece, i congiurati afflano i pugnali. Su quella che nominalmente dovrebbe essere una repubblica regnada un ventennio una sola famiglia, i Medici, sovrani non nel nome ma nel concreto. La giovane età del nuovo capofamiglia,Lorenzo de' Medici, lascia però sperare ai suoi nemici che si tratterà di un avversario non troppo diffcile da abbattere. Il vecchio Jacopo de' Pazzi tesse le sue trame, trovando un inaspettato appoggio in Sua Santità Papa Sisto IV, nel di lui nipote Girolamo Riario e nel Duca Federico di Montefeltro. Quello che ne consegue è la Congiura dei Pazzi, il fatto di sangue più noto nella storiapolitica del Rinascimento Italiano.

  • - I piemontesi dalla guerra del 1848 alla Crimea
    von Luca Stefano Cristini
    59,00 €

    Le tavole presentate in questo volume provengono da due antichi e rarissimi volumi appartenenti alla nostra collezione e a quelle dei nostri collaboratori. Essi contengono alcune decine di tavole litografiche in grande formato splendidamente illustrate.Il primo è opera di due insigni artisti contemporanei: Lorenzo Pedrone e Francesco Gonin e fanno riferimento all'esercito di Sua Maestà il re di Sardegna negli anni immediatamente precedenti la prima guerra di Indipendenza del 1848.Si tratta di 30 tavole accompagnate da cartigli indicanti alcune note uniformologiche. Nella seconda parte invece presentiamo una raccolta di 20 tavole litografiche a cui sono state aggiunte 2 tavole di dimensione doppia al termine del volume, relative alla guerra di Crimea del 1854-55, alla Battaglia di Cernaja e ai piemontesi sotto le mura di Sebastopoli. Ogni tavola è accompagnata da una nota didascalica descrittiva l'evento rappresentato in seconda pagina. Le tavole sono tutte relative a eventi di guerra avvenuti sul campo di battaglia, vi sono ritratti eroi morenti, militari e scene d'insieme.

  • von Massimiliano Afiero
    17,00 €

    In this issue: - The Dutch Volunteer Legion- Johannes Göhler, Knights Cross Holder from the 8.SS-Kav.-Division- The Barbarigo Battalion on the Anzio Front, 2nd part- Hungarian Airborne Operation in 1941- The last battle of the Charlemagne Division- SS-Hauptsturmfuhrer Hans-Jörg Hartmann, 3rd part- Dutch Legion Awards

  • - Armando Diaz e la relazione ufficiale della battaglia di Vittorio Veneto
    von Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels
    38,00 €

    Nel silenzio che circonda il centenario della Grande Guerra- silenzio tutto italiano, come ci si vergognasse di aver vinto! non certo in Francia, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e perfino in Australia e Nuova Zelanda- c'è un silenzio ancora più profondo che riguarda il generale Armando Diaz e la terza battaglia del Piave, meglio nota come battaglia di Vittorio Veneto.Questo lavoro, dell'autore di Luigi Cadorna. Una biografia militare, cerca di colmare le due lacune integrando un profilo biografico di Armando Diaz, il Duca della Vittoria, con la Relazione Ufficiale sulla battaglia compilata dal comando Supremo, un lavoro assai dettagliato e, cosa degna di nota, assai corretto dal punto di vista storiografico, senza troppe concessioni alla retorica ed allo spirito del tempo, tanto che può essere ancor oggi letta con il massimo interesse, ed i bollettini di guerra dal 24 Ottobre al 4 Novembre, che della Relazione costituiscono indispensabile corollarioUna vittoria che veniva ad un anno esatto dopo lo sfondamento tedesco a Plezzo e Tolmino, e la ritirata al piave: ma l'Italia, grazie a molteplici fattori, uno dei principali dei quali fu proprio Diaz, oramai data da alleati e nemici come sull'orlo della disfatta, seppe riconoscersi come Nazione, e riprendersi, bloccare il nemico sul Piave nella battaglia del Solstizio ed infine uscire vincitrice dal conflitto.Churchill ha scritto che Nessun popolo, tranne i romani dopo Canne, seppero riprendersi tanto rapidamente da una sconfitta. Il libro vuole riportare l'interesse su una figura determinante della storia militare dell'Italia del XX secolo come Armando Diaz, e su una battaglia di cui qualcuno si è addirittura spinto a scrivere, senza vergognarsene, che non fu mai combattuta, né fu mai sparato un colpo: ciò malgrado dal 24 ottobre al 4 novembre gli italiani ed i loro alleati ebbero 36.498 tra morti e feriti- nell'intera campagna di Grecia del 1940-41 per confronto gli italiani ebbero 20.000 perdite- e gli imperiali 90.000 morti, feriti e dispersi e 426.000 prigionieri.Il lavoro è completato dall'ordine di battaglia, il più dettagliato pubblicato sino ad oggi, del Regio Esercito e delle unità alleate alla vigila dell'offensiva di Ottobre, e da una cronologia dell'ultimo anno di guerra, che permetterà al lettore di avere un inquadramento degli avvenimenti senza bisogno di appesantire il testo, oltre ad una ricca parte iconografica proveniente dall'Archivio di Stato e dell'USSME.

  • von Benamar Mediene
    54,00 €

    Nel novantesimo della nascita di MohamedIssiakhem (1928-1985), la mostra vuole essereuna retrospettiva per celebrare l'artista algerinoe i suoi legami con Milano: quando nel 1960 imilitari francesi torturano la giovane militante delFLN Djamila Bouhired, il pittore francese Jean-Jacques Lebel invita Enrico Baj, Antonio Recalcati,Erró, Roberto Crippa e Gianni Dova a realizzareinsieme un dipinto che stigmatizzi l'avvenimento.Nasce così il Grande Quadro Antifascista Collettivoesposto proprio a Milano nel 1961. Il dipinto verràpoi sequestrato dalla polizia e dopo venti anni èstato restaurato dal governo francese ed è oraesposto a Strasburgo.Nella mostra vengono affiancate alle opere diIssiakhem alcuni quadri dell'artista italianoIgnazio Galli che per 25 anni ha vissuto e lavoratocome neurochirurgo ad Algeri e che prima diAlgeri ha lavorato a Milano per la specializzazione.Ha frequentato e coltivato l'amicizia di MohamedIssiakhem fino alla sua morte.

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