Über I colori dell'amicizia
Nel novantesimo della nascita di Mohamed
Issiakhem (1928-1985), la mostra vuole essere
una retrospettiva per celebrare l'artista algerino
e i suoi legami con Milano: quando nel 1960 i
militari francesi torturano la giovane militante del
FLN Djamila Bouhired, il pittore francese Jean-
Jacques Lebel invita Enrico Baj, Antonio Recalcati,
Erró, Roberto Crippa e Gianni Dova a realizzare
insieme un dipinto che stigmatizzi l'avvenimento.
Nasce così il Grande Quadro Antifascista Collettivo
esposto proprio a Milano nel 1961. Il dipinto verrà
poi sequestrato dalla polizia e dopo venti anni è
stato restaurato dal governo francese ed è ora
esposto a Strasburgo.
Nella mostra vengono affiancate alle opere di
Issiakhem alcuni quadri dell'artista italiano
Ignazio Galli che per 25 anni ha vissuto e lavorato
come neurochirurgo ad Algeri e che prima di
Algeri ha lavorato a Milano per la specializzazione.
Ha frequentato e coltivato l'amicizia di Mohamed
Issiakhem fino alla sua morte.
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