IMPATTO DELLA LEUCOSPERMIA E DELLO ZINCO SULLA FERTILITÀ MASCHILE

Abbiamo cercato di indagare gli effetti dei leucociti e della terapia con zinco in vitro (2 e 6 mmol/l) sulla qualità dello sperma e sullo stress ossidativo seminale attraverso uno studio prospettico condotto su 94 campioni di sperma di pazienti che frequentavano il Laboratorio di Citogenetica e Biologia della Riproduzione dell'Ospedale Universitario Fattouma Bourguiba (Monastir, Tunisia).Sono stati eseguiti il test del nitro blu tetrazolio per la stima dell'anione superossido, il test TUNEL (Terminal deoxynucleotidyl transferase mediated dUTP Nick End Labeling) per la frammentazione del DNA e il test dell'arancio di acridina per la denaturazione del DNA. Lo stato antiossidante totale e gli antiossidanti enzimatici: superossido dismutasi e glutatione perossidasi sono stati misurati utilizzando un kit di analisi. La perossidazione lipidica è stata valutata attraverso la produzione di malondialdeide con il metodo dell'acido tiobarbiturico. Il nostro studio ha dimostrato che anche una bassa quantità di leucociti può portare a una riduzione della qualità dello sperma, mentre lo zinco può migliorare la qualità dello sperma. Per il trattamento della leucocitospermia, si raccomanda di associare lo zinco agli antibiotici. Lo zinco sembra migliorare i risultati delle tecniche di riproduzione assistita quando viene aggiunto ai terreni di coltura degli embrioni.