La robotica nella chirurgia orale e maxillo-facciale

La tecnologia è stata la forza trainante dell'evoluzione dell'umanità. L'integrazione dei robot nella nostra vita quotidiana è stata possibile a partire dall'ultimo mezzo secolo e ciò che un tempo era solo fantascienza è ora diventato realtà. Negli ultimi vent'anni, la ricerca nel campo della robotica chirurgica ne ha consentito l'utilizzo in diversi campi, ad esempio per il disinnesco di bombe, la sorveglianza dello spazio e le spedizioni in alto mare, e la cura dei pazienti sul campo di battaglia da un posto sicuro dietro il fronte. Dall'introduzione della chirurgia robotica in campo medico nel 1985, sono state introdotte numerose discipline chirurgiche come l'ortopedia, l'urologia, la radiochirurgia, la radioterapia interventistica, la chirurgia addominale endoscopica, la cardiochirurgia e la neurochirurgia4. I primi test preclinici con i robot nel campo della chirurgia orale e maxillo-facciale (OMF)/testa e collo sono stati eseguiti da Kavanagh con l'uso di un sistema Robodoc nel 1994. I robot offrono una serie di potenziali miglioramenti rispetto alle mani umane non assistite, come il filtraggio del tremore, la scalabilità del movimento, una maggiore destrezza in spazi ristretti e una precisione estremamente elevata.