Bücher von Rodrigo Da Araujo

Questo libro analizza il rapporto tra letteratura e cinema, evidenziando l'interscambio di procedure tra queste due forme espressive. Esamina il modo in cui il nascente linguaggio cinematografico ha preso in prestito molti elementi dall'arte letteraria e oggi, d'altro canto, la letteratura si appropria di risorse cinematografiche che le permettono di cogliere ed esprimere con maggiore fedeltà il mondo dell'uragano contemporaneo, fortemente influenzato dall'immagine. In particolare, si concentra sull'incorporazione di procedure cinematografiche da parte della narrativa contemporanea, evidenziando il racconto postmoderno di Caio Fernando Abreu (1948-1996), la cui tecnica narrativa è caratterizzata da un vorace desiderio di visualità, e gli aspetti della narrazione filmica basata sui racconti di questo autore. Il corpo, la scrittura e la visualità dell'opera di Abreu costituiscono il corpus, il cui focus è la tensione tra testo e immagine, una cartografia dinamica dello sguardo della telecamera fatta di testi e letture alla deriva.

This book analyzes the relationship between Literature and Cinema, highlighting the interchange of procedures between these two forms of expression. It examines the way in which the nascent language of cinema borrowed many elements from literary art and today, on the other hand, literature appropriates cinematographic resources that allow it to apprehend and express with greater fidelity the world of the contemporary hurricane, strongly influenced by the image. In particular, it focuses on the incorporation of cinematographic procedures by contemporary narrative, highlighting the post-modern short story by Caio Fernando Abreu (1948-1996), whose narrative technique is characterized by a voracious desire for visuality and aspects of filmic narrative based on short stories by this author. The body, the writing and the visuality of Abreu's work are the corpus, whose focus is on the tension between text and image, a dynamic cartography of the camera-gaze made of texts and read adrift.

Dieses Buch analysiert die Beziehung zwischen Literatur und Kino und beleuchtet den Austausch von Verfahren zwischen diesen beiden Ausdrucksformen. Es untersucht die Art und Weise, wie die entstehende Sprache des Kinos viele Elemente aus der literarischen Kunst entlehnt hat und wie sich die Literatur heute andererseits kinematografische Mittel aneignet, die es ihr ermöglichen, die Welt des zeitgenössischen Wirbelsturms, die stark vom Bild beeinflusst ist, besser zu erfassen und auszudrücken. Insbesondere geht es um die Einbeziehung kinematografischer Verfahren in die zeitgenössische Erzählung, wobei die postmoderne Kurzgeschichte von Caio Fernando Abreu (1948-1996) im Mittelpunkt steht, dessen Erzähltechnik von einem unersättlichen Verlangen nach Visualität und Aspekten der filmischen Erzählung auf der Grundlage von Kurzgeschichten dieses Autors geprägt ist. Der Körper, die Schrift und die Visualität des Werks von Abreu bilden den Korpus, dessen Schwerpunkt auf der Spannung zwischen Text und Bild liegt, einer dynamischen Kartographie des Kamerablicks, die aus Texten besteht und in der Ferne gelesen wird.

Este libro analiza la relación entre Literatura y Cine, destacando el intercambio de procedimientos entre estas dos formas de expresión. Examina el modo en que el naciente lenguaje cinematográfico tomó prestados muchos elementos del arte literario y hoy, en cambio, la literatura se apropia de recursos cinematográficos que le permiten aprehender y expresar con mayor fidelidad el mundo del huracán contemporáneo, fuertemente influido por la imagen. En particular, se centra en la incorporación de procedimientos cinematográficos por la narrativa contemporánea, destacando el cuento posmoderno de Caio Fernando Abreu (1948-1996), cuya técnica narrativa se caracteriza por un deseo voraz de visualidad y aspectos de la narrativa fílmica basados en cuentos de este autor. El cuerpo, la escritura y la visualidad de la obra de Abreu constituyen el corpus, cuyo centro es la tensión entre texto e imagen, una cartografía dinámica de la mirada-cámara hecha de textos y leída a la deriva.

Questo libro analizza il rapporto tra letteratura e cinema, evidenziando l'interscambio di procedure tra queste due forme espressive. Esamina il modo in cui il nascente linguaggio cinematografico ha preso in prestito molti elementi dall'arte letteraria e oggi, d'altro canto, la letteratura si appropria di risorse cinematografiche che le permettono di cogliere ed esprimere con maggiore fedeltà il mondo dell'uragano contemporaneo, fortemente influenzato dall'immagine. In particolare, si concentra sull'incorporazione di procedure cinematografiche da parte della narrativa contemporanea, evidenziando il racconto postmoderno di Caio Fernando Abreu (1948-1996), la cui tecnica narrativa è caratterizzata da un vorace desiderio di visualità, e gli aspetti della narrazione filmica basata sui racconti di questo autore. Il corpo, la scrittura e la visualità dell'opera di Abreu costituiscono il corpus, il cui focus è la tensione tra testo e immagine, una cartografia dinamica dello sguardo della telecamera fatta di testi e letture alla deriva.