Über DIVINA COMMEDIA DI DANTE: PARADISO
La gloria di colui che tutto move
per l'universo penetra, e risplende
in una parte piu` e meno altrove.
Nel ciel che piu` de la sua luce prende
fu' io, e vidi cose che ridire
ne' sa ne' puo` chi di la` su` discende;
perche' appressando se' al suo disire,
nostro intelletto si profonda tanto,
che dietro la memoria non puo` ire.
Veramente quant'io del regno santo
ne la mia mente potei far tesoro,
sara` ora materia del mio canto.
O buono Appollo, a l'ultimo lavoro
fammi del tuo valor si` fatto vaso,
come dimandi a dar l'amato alloro.
Infino a qui l'un giogo di Parnaso
assai mi fu; ma or con amendue
m'e` uopo intrar ne l'aringo rimaso.
Entra nel petto mio, e spira tue
si` co...
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